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Cronaca

Segnalazioni: Cattinara un Soccorso "poco" pronto...

Pubblichiamo una segnalazione del nostro lettore Claudio Visintin dal titolo "Cattinara: defatiganti trafile ad un soccorso poco “ pronto “ ed altre considerazioni sanitarie" Questa mia segnalazione nasce dopo aver riletto l’articolo che Franco...

Pubblichiamo una segnalazione del nostro lettore Claudio Visintin dal titolo "Cattinara: defatiganti trafile ad un soccorso poco " pronto " ed altre considerazioni sanitarie"

Questa mia segnalazione nasce dopo aver riletto l'articolo che Franco Belci, segretario generale della CGIL del FVG in data 31 luglio 2013 scriveva tra l'altro : "Insostenibile i tagli al personale sanitario - riportare le lancette della spesa al 2004 comporterebbe una compressione insostenibile del sistema sanitario locale"

Tali tagli di personale infermieristico, aggiunge ,colpirebbe soprattutto la parte più debole della società: malati gravi e cronici over 65, la cui percentuale in Regione (23,4%) è la seconda in Italia. Per poi invocare i politici regionali: "è indispensabile far valere le ragioni dell'autonomia rispetto ai tagli ciechi di Monti (-diceva allora-, e - adesso con Letta e la Serracchiani????) soprattutto trattandosi della salute" .

Prego i politici anche alla luce delle disfunzioni, alla criticità dell'pronto soccorso di Cattinara denunciate dal signor Lorenzo Giorgi e dello scrivente per lamentare la chiusura dopo decenni del Centro prelievi di Cattinara che serviva la cittadinanza abitante in periferia e che usufruivano dell'ottimo servizio ora chiuso obbligando a scendere in città, chi di dovere ci ripensi !

Di prendere nota anche perché al malato andrebbero offerte la dignità dell'accoglienza e la funzionalità dei servizi dedicando gli spazi riservati alle più avanzate tecnologie, l'installazione della PET, macchinario indispensabile per la precoce scoperta dei tumori.

Inoltre in Friuli Venezia Giulia è recentemente emerso il caso che nel Registro degli Esposti all'Amianto sono stati iscritti un numero elevato di dipendenti che anno lavorato a contatto con l'amianto, insomma il rischio amianto è forte, attuale e non certamente superato e viste anche le nefaste previsioni dell'Istituto superiore della Sanità, non vi sono motivi comprensibili perché a Trieste, presso l'Ospedale di Cattinara, non possa aprire uno sportello, a diretto contatto con la popolazione che fornisca consulenza sanitaria e amministrativa a pazienti e familiari sarebbe una risposta importante e minima ed anche dovuta da parte delle istituzioni locali.

La riconosciuta competenza e la chiara professionalità dei medici che vi operano in questa regione aggiunge determinante motivo alla fiducia sanitaria. Faccio questa riflessione sulla centralità del malato e del suo diritto ad essere curato al meglio , indubbiamente ad essa si ispirano e richiamano le scelte ed i progetti che aspettano a questa giunta eletta capitanata dalla presidente Serracchiani, al centro della medicina và posta la persona.

Si sente l'esigenza di una medicina che non sia soltanto scienza delle malattie e che finisca per considerare il paziente semplicemente un caso clinico, ma che sia una scienza della persona malata e sofferente . Occorre integrare la dimensione scientifica con quella antropologica , e , si potrebbe dire più semplicemente, umana.

E ciò anche in presenza dell'affermarsi crescente di nuove tecnologie che alla diagnosi offrono strumenti di indagine sofisticati e precisi , alla terapia offrono possibilità sempre più ampie e mirate e alla chirurgia aprono frontiere un tempo ritenute invalicabili che ora consentono interventi sorprendenti e spesso risolutivi . Concludo osservando che per continuare l'eccellenza nella sanità esistente in regione e per mantenere , possibilmente migliorandoli , gli attuali standard sanitari non bisogna effettuare i famigerati tagli del 6 % nell'area giuliana isontina su un settore di cui prima o poi tutti noi potremmo aver bisogno . Aggiungendo che la malattia può condurre al angoscia , al ripiegamento su di se, talvolta alla disperazione.

Un ambiente idoneo, senza dubbio, consente agli operatori sanitari migliori condizioni per il loro servizio mentre sento il dovere di riconoscere la sincera e costante preoccupazione di tutti coloro che operano nelle istituzioni preposte a questo delicato e importante settore della nostra vita . E a loro rinnovo la mia stima e gratitudine.

Un lettore

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