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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sentinelle in Piedi Non un’associazione ma una rete, non una protesta ma un’amicizia

Continuano in tutta Italia le veglie di preghiera

«Prosegue senza sosta nel nostro paese l’attacco alla libertà dell’uomo - scrivono in un comunicato i componenti delle Sentinelle in piedi. Ad essere presi di mira sono i bambini e i ragazzi che sui banchi di scuola, all’insaputa dei genitori, si troveranno a dover subire l’ideologia gender mascherata da iniziative finalizzate a combattere la discriminazione. Non solo, il governo conferma la volontà di presentare entro fine mese una legge per il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso che ricalcherebbe il “modello tedesco”, equiparando in questo modo le suddette unioni al matrimonio, comprendendo la possibilità quindi di adottare dei bambini».

La nota prosegue spiegando che «Ma non è solo una questioni di leggi. Siamo bombardati mediaticamente e culturalmente da una serie incessante di input che in ogni momento cercano di minare l’essenza stessa dell’uomo banalizzandone l’affettività, facendoci credere che ogni azione sia giusta se c’è sentimento e ogni autodeterminazione è legittima se risponde ad un nostro desiderio. Queste sono menzogne che fanno male innanzitutto a chi ci crede e le Sentinelle in Piedi non lo possono accettare».

«Così come non possono accettare che il Senato possa approvare un testo- continua la nota - , come il Ddl sull’omofobia, che viene presentato con l’inganno di voler scongiurare atti di violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali, quando nel nostro paese ogni tipo di violenza è già penalmente perseguibile e l’unico obiettivo del testo, è quello di fare da apripista a politiche cosiddette Lgbt, che classificano le persone in base all’orientamento sessuale e le riducono ad un impulso. Per questo torniamo a vegliare».


Sabato 13 dicembre:

Bolzano in Via dell'Isarco (di fronte al Duomo) ore 10.30;

Parma in piazza della Steccata ore 11.oo;

La Spezia in piazza del Bastione ore 16.00;

Forlì in piazza Saffi ore 16.00;

Milano Arco della Pace ore 16.00;

Brescia in piazza Paolo VI (Duomo) ore 17.00;

Roma in piazza San Silvestro ore 17.00;

Rieti in piazza M. Vittori ore 16.30;

(Udine la veglia è stata posticipata al mese di gennaio)

Domenica 21 dicembre: Verona in piazza Brá ore 17.30.

«In tanti si chiedono quale sia la natura delle Sentinelle in Piedi e di conseguenza il fine del nostro vegliare. Un’associazione? Un partito politico? Un movimento di natura confessionale? Il tentativo, comprensibile, è quello di incasellare una realtà nuova negli schemi di sempre.

Non siamo un’associazione, non abbiamo uno statuto, ma siamo un popolo formato da tanti io che desiderano seguire la verità, senza imporla a nessuno ma senza rinunciare a viverla pubblicamente. La nostra è quindi un’amicizia laica, fondata sulla condivisione di un bene oggettivo, riconoscibile dal cuore di ogni uomo e quindi aperta a ogni persona che voglia seguire la voce della coscienza. Siamo persone libere che gettano ponti e creano legami fra loro».

«Non aderiamo - continuano le sentinelle in piedi -  a iniziative come gruppo ne’ come gruppo organizziamo eventi. Non rispondiamo a interviste se non durante le veglie, non cerchiamo visibilità, non ci interessano i salotti televisivi. Ci sta a cuore un gesto, quello della piazza, che ci educa a come vivere nella vita di tutti i giorni. Le Sentinelle in Piedi sono quindi formate da persone, Sentinelle In Piedi in piazza, sentinelle con la s minuscola nella vita, con un Nome e Cognome, un volto, una personalità. In piazza vegliamo ritti e silenti, nella vita vegliamo su quello che accade, denunciamo, spieghiamo, riconosciamo, smascheriamo la menzogna, ci opponiamo al potere unico e valorizziamo le persone nella loro essenza. Con amore, amicizia vera e con carità».

Affermano che «Noi siamo un metodo, uno stile, un modo di essere. Ogni volta che il pensiero unico, attraverso la cultura e la politica, tenterà di imporsi, noi scenderemo in piazza ma soprattutto veglieremo nelle nostre scuole, nei nostri ospedali, nelle nostre città, in ogni angolo apparentemente dimenticato, là dove le coscienze dormono, noi porteremo una testimonianza libera di verità. Anche se sarà difficile, anche se saremo in minoranza, anche se il borghesismo, una malintesa forma di rispetto o il politicamente corretto cercheranno di fermarci. Sempre incontrando le persone (ecco la piazza), sempre proponendo e mai imponendo (ecco il silenzio), sempre cercando la verità (ecco la lettura), e con essa il bene autentico per ogni uomo».

Concludono spiegando che «Così, nel tempo, siamo diventati un’amicizia che si è fatta rete e antidoto alla dimenticanza. Insieme vegliamo, insieme resistiamo, insieme testimoniamo. Dove c’è una sentinella c’è qualcuno che è stato svegliato, che ha bisogno di essere continuamente richiamato e che a sua volta, vegliando, scuoterà dal torpore altri. Alla sentinelle si rivolge chi è solo, inascoltato, ovvero tutti coloro che non hanno la libertà di esprimersi. Di fronte al timore della solitudine di fronte a un potere che prova a zittire le coscienze, le sentinelle rispondono con la forza della compagnia, supportandosi e vegliando gli uni sugli altri. Così è avvenuto il nostro incontro, così le nostre vite si sono incrociate e continueranno a incrociarsi. Non abbiamo altra ricetta per crescere se non questa, non altri mezzi se non l’incontro, non altri strumenti se non noi stessi per andare verso gli altri. Anche verso chi ci contesta».

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