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Cronaca

Sentinelle in Piedi, sabato 13 dicembre veglia a Udine

In piazza San Giacomo a partire dalle 15.00

Come le Sentinelle in Piedi denunciano da mesi, come ripetono in ogni occasione per svegliare le coscienze ancora sopite, oggi nel nostro paese, la libertà d’espressione è in pericolo.

Lo è perché in Senato è fermo – ma il suo iter potrebbe riprendere in qualunque momento – il ddl sull’omofobia, che, col pretesto di tutelare le persone con orientamento omosessuale da aggressioni e violenze, mette a rischio la libertà d’espressione di ciascuno. Con questo testo, infatti, chiunque si dica contrario alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso o a favore della famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna potrebbe essere considerato colpevole di “omofobia”, un reato non definito dall'ordinamento giuridico ma che, se il testo diventasse legge, potrebbe punire i colpevoli con il carcere fino a un anno e sei mesi.

Tuttavia, sebbene la legge non sia ancora entrata in vigore, la censura è già in azione. Non bastano infatti le continue accuse di “omofobia” che giungono in modo più o meno aggressivo durante le veglie in piazza, nonostante le sentinelle veglino silenziose, si aggiungono infatti ulteriori minacce alla libertà di espressione.

Come è avvenuto a Reggio Emilia, dove un incontro organizzato in una parrocchia con l’obiettivo di spiegare l’ideologia gender e i rischi del ddl Scalfarotto, è stato annullato per la polemica di un consigliere Pd che sul suo profilo Facebook ha dichiarato “Non si danno gli spazi della Parrocchia agli omofobi”, tanto è bastato per innescare la polemica e intimorire il sacerdote che lo aveva organizzato. Tanto è bastato per impedire la libera espressione di pensiero in un paese che si dice democratico.

Di fronte a questo le Sentinelle in Piedi tornano a vegliare.Sabato 13 dicembre a Udine in piazza San Giacomo ore 15.00;

Non c’è nulla come il silenzio che faccia emergere la voce della coscienza, oggi quanto mai silenziata da un potere che tende a ridurre l’esigenza di verità e il bisogno infinito connaturato a ogni essere umano. Il potere moderno usa questo metodo attraverso una sistematica e pervasiva offerta di risposte parziali e immediate, veicolate da voci e immagini che tramite la tecnologia ci raggiungono in continuazione. Tutto ciò però non può accadere senza la nostra connivenza: in cambio della soddisfazione di tanti capricci, rinunciamo alla nostra libertà abdicando al compito di cercare una risposta totale. Per questo siamo immersi nel rumore, per questo il silenzio è tanto odiato dal potere e da chi preferisce accontentarsi di poco per evitare la fatica di una ricerca autentica. Perché gli ricorda la verità, che ha un tremendo bisogno di altro da sé, che non può autodeterminarsi, smascherando la menzogna di chi vuole governarlo snaturandolo.

Le sentinelle invece il silenzio lo scelgono, come unico antidoto a questa nuova forma di dittatura, perché vogliono dare voce a quel bisogno bruciante di verità, prima condizione per diventate uomini pienamente liberi, cioè veramente soddisfatti. Vegliano in silenzio, affinché anche altri uomini possano cominciare a risentire quella voce e ad averne nostalgia. E lo fanno pubblicamente per testimoniare che insieme si può vivere ancora così e che non c’è dispotismo che possa impedire all’uomo di essere libero senza il suo consenso.

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