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Cronaca Piazza Unità d'Italia

Sentinelle in Piedi, sabato in piazza contro i sostenitori di leggi pro-gay

Sabato 28 febbraio decima veglia triestina (e prima del 2015) dalle 16.30 alle 17.30 in piazza Unità (davanti al Comune) contro unioni civili, stepchild adoption, educazione gender nelle scuole, fecondazione artificiale e utero in affitto

«Il Governo annuncia l’ormai prossimo provvedimento sulle unioni civili, un testo che ricalcherà il modello tedesco, equiparando dunque le unioni al matrimonio e aprendo la strada alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso attraverso l'istituto della “stepchild adoption”. È solo l’ultima goccia – in ordine di tempo – nel mare di menzogne che il potere vuole propinarci presentandola come uno straordinario passo di civiltà». È quanto affermano in una nota le "Sentinelle in Piedi" di Trieste.

«A questo si uniscono - spiegano nella nota -  l’educazione gender nelle scuole, le sentenze dei tribunali che trattano i bambini come legittimi oggetti del desiderio degli adulti che li producono artificialmente tramite la fecondazione artificiale e l'utero in affitto sfruttando il corpo di donne poverissime in paesi lontani, il continuo battage mediatico che riduce l’amore a mero istinto e la nostra identità a una percezione soggettiva. E infine il Ddl Scalfarotto, approvato alla Camera e sempre pendente in Senato ci ricorda quanto sia rischioso dissentire, pena incorrere in quello che potrebbe diventare reato di omofobia ma che già oggi di fatto viene punito attraverso il linciaggio mediatico e il boicottaggio». 

«Per questo le Sentinelle in Piedi - continua la nota -  non si stancano di vegliare. Questa resistenza spontanea, cresciuta per contagio, costruita con l’amicizia, basata sull’amore comune per l'uomo e sulla libertà di poter dire che esiste una verità iscritta nel cuore di ciascuno di noi non si ferma».

«In silenzio nelle piazze torniamo ad affermare - spiegano gli organizzatori - che i bambini non sono oggetti nelle mani degli adulti e che il  desiderio legittimo di paternità e maternità non può essere soddisfatto a spese dei più piccoli.In piedi, testimoniando l’uno accanto all’altro, ricordiamo a noi stessi e a tutti che l’amore non è istinto, come la cultura di oggi ci vuol far credere, ma sacrificio della propria vita per il bene di un altro. L'amore non può basarsi solo sul sentimento, perché si compie esclusivamente nella vocazione che ha come scopo il compito e la responsabilità dell'accoglienza di figli, ben diversa dalla “programmazione”, e la loro educazione per il bene della società intera».5ott2014_Sentinelle_In_Piedi_Sentinelle_In_Carega09

«Leggendo un libro andiamo a fondo della verità - sottolinea la nota- di ognuno di noi, un’identità innata che ci definisce come uomini e come donne e che, come tale va accettata e conosciuta, per dar senso al nostro esserci e per compierci raggiungendo lo scopo per cui siamo fatti».

  • Sabato 21 febbraio, Reggio Emilia, Piazza Martiri del 7 luglio, ore 16.30
  • Sabato 28 febbraio, Bressanone, piazza Duomo, ore 10
  • Sabato 7 marzo, Trento, Piazza Cesare Battisti, ore 17.30
  • Domenica 15 marzo, Verona, Piazza Bra, ore 17.30
  • Domenica 15 marzo, Mestre, Piazza Ferretto, ore 17.30

«Siamo in piazza - concludono - per il bene anche di chi ha la coscienza addormentata, di chi ci contesta perché vittima cosciente o incosciente dell’ideologia.  Vegliamo  perché sia tutelata l’essenza dell’uomo, vegliamo per la ragione, vegliamo in silenzio perché emerga la voce della verità nel cuore di ciascuno, anche nel tuo» .

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