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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sentinelle Sedute: «In piazza per contrastare pacificamente convinzioni delle Sentinelle in Piedi»

La manifestazione si terrà sabato 11 aprile alle ore 17.00 in piazza Unità: «L'innocenza dei bambini - educare alla parità di genere nulla a che fare con la sfera sessuale o emotiva, significa invece operare a livello culturale per destrutturare stereotipi e pregiudizi»

«Qualcuno, pur supportando la causa che ci spinge a manifestare in piazza , ha frainteso in parte le nostre intenzioni Si è reso necessario quindi un chiarimento su questa manifestazione (sabato 11 aprile, ore 17.00 , piazza Unità)». È con queste parole che inizia un lungo post pubblicato dai responsabili del gruppo delle "Sentinelle Sedute" nella pagina ufficiale dell'evento facebook.

«Noi non manifestiamo contro le Sentinelle in piedi - ci tengono a precisare le Sentinelle Sedute - , intese come persone o come associazione d'individui, ma fermamente intendiamo contrastare e mettere in discussione le loro idee e le loro convinzioni,nel rispetto delle leggi e delle regole morali. Siamo un movimento spontaneo di cittadini che si oppone a qualsiasi manifestazione discriminatoria e nel fare questo , non sentiamo il bisogno di "alludere". Vogliamo essere chiari e a viso aperto, perchè I DIRITTI UMANI NON SONO NEGOZIABILI».

«Rispondiamo - spiegano - quindi apertamente all’ articolo delle Sentinelle in Piedi, analizzando per punti le argomentazioni da loro stessi esposti.

1. Le SIP (Sentinelle in piedi) denunciano di essere accusati di oscurantismo e omofobia: chi si ostina a considerare l’omosessualità una malattia o una deviazione, contraria alla natura umana, è di fatto un oscurantista in quanto antepone il proprio credo religioso all’ evidenza della ragione
Chi nega l’esistenza di molteplici forme d’amore possibili e la parità di diritti civili per chi vive liberamente e consapevolmente la propria sessualità e i propri affetti è omofobo.

2. Le SIP ritengono siano sotto attacco: 
- la libertà d’espressione – ci sembra invece che nessuno abbia negato e mai negherà loro la possibilità di manifestare ed
17gen2015.sentinellesedute18esprimersi; 
- la famiglia naturale – intendendo qui la famiglia tradizionale, omettono di dire che la famiglia è una costruzione sociale che non ha niente a che fare con i legami naturali; 
- la dignità umana – negando i diritti degli omosessuali, sono loro i primi a reprimere la dignità altrui
- la genitorialità – mai come in quest’epoca la genitorialità è stata al centro dell’attenzione della società; 
- l’innocenza dei bambini – educare alla parità di genere (uomo /donna) non ha nulla a che fare con la sfera sessuale o emotiva, significa invece operare a livello culturale per destrutturare stereotipi e pregiudizi;

3. Le SIP contestano l’introduzione del “Divorzio Breve” nel Diritto di famiglia italiano: dare la possibilità alle coppie che lo desiderano di separarsi in soli 6 mesi anziché anni è invece un atto di civiltà, un risparmio in termini di sofferenze, di tempo e risorse economiche;

4. Le SIP contestano il disegno di legge Cirinnà sulle unioni omosessuali: questo diritto è già legge in molti paesi del mondo. Anche il Parlamento della vicina Slovenia ha adottato un provvedimento in materia, rispondendo inoltre ai comitati contrari che la legge non sarà oggetto di referendum in quanto “I DIRITTI UMANI NON SONO NEGOZIABILI”;

5. Le SIP contestano la sentenza della Corte Costituzionale per l’utilizzo della fecondazione eterologa: non tutti hanno la fortuna di poter essere genitori, per questo una società che progetta viaggi su Marte si può permettere di far viaggiare ovuli e spermatozoi per agevolare 17gen2015.sentinellesedute07la genitorialità. È una possibilità, non un must!

6. Secondo le SIP L’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) vuole limitare la libertà dei giornalisti: l’UNAR diffonde buone pratiche contro l’omofobia, come mai si sentono chiamati in causa?

7. Il ddl Scalfarotto prevede il carcere per chi esprime opinioni ritenute omofobe: il ddl allargare l'intera legge Mancino, che condanna l'istigazione all'odio e alla violenza, a omofobia e transfobia, finalmente equiparate a razzismo, xenofobia e antisemitismo».

«Ne consegue - conclude il post -  che al mondo esistono anche gay e lesbiche, fatevene una ragione! Questi sono i nostri argomenti.  Questi sono i motivi per cui scendiamo in piazza. Contro nessuno, ma per eguali diritti per tutti».

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