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Cronaca

Unesco, Serracchiani: «È il momento di istituire il tavolo permanente del patrimonio Fvg»

Il Fvg detiene oggi quasi il 10% del patrimonio Unesco italiano di cui fanno parte Aquileia, Cividale del Friuli, i siti palafitticoli di Palù di Livenza, le Dolomiti Unesco ed ora anche Palmanova

«L'ingresso di Palmanova nei siti patrimonio dell'umanità è l'occasione per istituire il tavolo permanente del patrimonio Unesco del Friuli Venezia Giulia».
Lo ha annunciato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri nel palazzo regionale di Udine per tratteggiare, assieme al sindaco della città stellata, Francesco Martines, il percorso di lavoro che seguirà al prestigioso riconoscimento.

«Il successo di questo risultato - ha sottolineato Serracchiani - è sicuramente frutto di un lavoro che viene da lontano, a cui abbiamo lavorato tanto tutti assieme e che ci ha portato prima a Bergamo, capofila della candidatura, e poi a Roma, in Croazia e in Montenegro per intessere alleanze».
«Questo - ha proseguito la presidente - ci ha dato la conferma di quanto abbiamo visto a Trieste nel corso del summit sui Balcani, ovvero che la nostra forza è lavorare uniti per andare oltre i nostri confini, sia regionali che nazionali, e farci conoscere anche all'estero».

Per Serracchiani è quindi il tempo di rinnovare le alleanze che «devono partire soprattutto all'interno del Friuli Venezia Giulia con la creazione di un modello di rete tra i cinque siti patrimonio Unesco della regione».
Il Friuli Venezia Giulia, è stato notato, a dispetto delle sue dimensioni detiene oggi quasi il 10 per cento del patrimonio Unesco italiano (che conta 53 siti riconosciuti) di cui fanno parte Aquileia, Cividale del Friuli, i siti palafitticoli di Palù di Livenza, le Dolomiti Unesco e, dallo scorso 9 luglio, anche Palmanova.
«Non dobbiamo metter assieme solo il patrimonio culturale - ha rimarcato Serracchiani - ma anche le buone pratiche, con l'auspicio di essere ancora più ambiziosi per far sì che a questi siti si aggiunga presto anche il Collio che punta al riconoscimento Unesco come bene paesaggistico».

Ambiscono ad un riconoscimento dell'Unesco anche il Tagliamento ed il sito seriale dei luoghi della I Guerra Mondiale.
Al tavolo permanente siederanno i referenti delle strutture competenti, già presenti ieri con gli assessori regionali alla Cultura, Gianni Torrenti, alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro (intervenuta anche in qualità di presidente della Fondazione Dolomiti Unesco), ed alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, oltre ai sindaci dei Comuni già riconosciuti, alla fondazione Aquileia, presente oggi con il direttore Cristiano Tiussi, ed ai sindaci di Dolegna del Collio e Cormons.
Colta anche la disponibilità all'ingresso al tavolo operativo del gruppo Unesco giovani, con la sua rappresentante regionale Marina Coricciatti.
Si apre ora anche la partita del reperimento delle risorse e, in proposito, Serracchiani ha ribadito come «serviranno investimenti e un impegno continuativo nella ricerca delle risorse regionali, nazionali, europee e private necessarie a valorizzare e promuovere questo immenso patrimonio».

Alcuni strumenti sono già stati messi in atto, dal protocollo d'intesa tra Comune, Regione e Mibact per la valorizzazione della città stellata al Piano urbanistico di valorizzazione territoriale (Puvat) firmato con l'Agenzia del demanio per il recupero di alcune aree dismesse di proprietà pulica all'interno di Palmanova.
Altre risorse e modelli operativi dovranno essere attivati per la promozione di tutta la rete Unesco Fvg, coinvolgendo Promoturismo Fvg e seguendo, come ha indicato la presidente, l'esempio «di quanto è stato fatto per i festival più importanti della regione».
Il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, ha colto l'occasione per ringraziare i tantissimi attori che hanno accompagnato il percorso verso il riconoscimento ed ha sottolineato come «la candidatura sia già stata letta come un itinerario turistico vero e proprio e, pertanto, un elemento di vantaggio economico per tutto il territorio».

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