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Cronaca

Trieste bocciata dal Tg2: barriere architettoniche da Miramare a San Giusto

La città non fa bella figura in quanto ad attenzione verso le persone con disabilità: solo i Topolini, Caffè degli Specchi e Cattedrale si San Giusto escono a testa alta dal servizio andato in onda ieri al telegiornale delle 20.30. Male i castelli di Miramare e San Giusto e il Tram

Trieste torna protagonista sulla televisione nazionale, in particolare al Tg2 delle 20.30 di ieri sera (24 agosto 2015), in un servizio che, se da un lato mette in risalto le bellezze della città, dall'altro invece ne fa risaltare l'arretratezza sul tema dell'accessibilità e vivibilità della stessa da parte dei disabili.

Il servizio presenta Giampiero, goriziano da 18 anni sulla sedia a rotelle, che per prima cosa decide di fare visita a uno degli stabilimenti balneari del bivio di Miramare, ma ha subito una brutta sorpresa: la discesa alla piattaforma ha solo scalini e un addetto gli comunica che «siamo in attesa dell'autorizzazione dalla Regione per l’ascensore». Il turista non demorde e per fortuna arriva ai Topolini di Barcola dove gli indicano la discesa per disabili recentemente sistemata dal Comune.

Visto che le condizioni meteo cambiano rapidamente, Giampiero e la troupe si spostano verso il Castello di Miramare, ma anche qui incotra ostacoli, sia nel monumento stesso, «c'è un percorso obbligato, purtroppo l'ascensore si blocca in continuo e quindi solo il primo piano è visitabile», gli spiega una dipendente, ma anche il parco offre con le sue scalinate e percorsi accidentati non può essere goduto appieno da una persona in sedia a rotelle.

Da Barcola, i turisti si spostano in centro, nella splendida piazza Unità e tentano di entrare in uno degli storici caffè (il Caffè degli Specchi) che è fornito di una rampa in legno amovibile che permette ai disabili di entrare nel locale e accedere ai bagni. Ma lo stesso trattamento non è riservato a chi, con la sedia a rotelle, volesse entrare in un negozio o gelateria posti nella via Capo di Piazza.

Per godere appieno la vista della città, Giampiero decide di andare sull'altopiano con lo storico Tram, ma prima decide di chiedere informazioni presso il centro turistico di piazza Unità, all'interno del palazzo della Giunta regionale: inscindibilmente anche qui c'è uno scalino e solo grazie all'aiuto di una guardia giurata fatta chiamare appositamente il turista disabile è riuscito ad accedere all'infopoint: «l'attrezzatura (l'ascensore per disabili, ndr) c'è, ma non funziona», spiega il vigilante. L'impiegata al centro informativo decide di chiamare la Trieste Trasporti per chiedere informazioni in merito alla possibilità di accedere al tram con la sedia a rotelle e le viene detto che «la pedana non c'è, ma aiutandosi da soli ce la si può fare».

Giunto in piazza Oberdan per salire sul Tram Giampiero si trova davanti all'impossibilità di salire solo sulla storica vettura e chiede informazioni ai conducenti: il primo gli risponde seccato, mentre il secondo più gentilmente gli spiega che «100 anni fa non c'erano le pedane».

A questo punto, il turista decide di andare a godersi il panorama da San Giusto: qui per primo visita la Cattedrale, che è provvista di un accesso per disabili, ma il Castello gli riserva molte brutte sorprese. Infatti, già arrivare all'ingresso principale sarebbe un'impresa titanica per una persona su sedia a rotelle: infatti la rampa è molto ripida e i lastroni per terra formano una superficie sconnessa. Facendosi aiutare da un altro turista però, a fatica, si riesce a giungere all'ingresso principale dove però Giampiero viene avvisato dell'impossibilità di visitare il Castello perchè «un'ascensore c'è, ma viene utilizzato solo come montacarichi»; non resta che visitare solo il piazzale... ovviamente pagando il biglietto.

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