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Cronaca Chiarbola - Servola - Valmaura

Servola, oltre 1000 pazienti senza medico: la replica dell'Azienda Sanitaria

Un medico di base va in pensione e per una questione burocratica non può essere sostituito. Scoppia il 'caso' sul web ma l'ASUGI risponde: "Nuovi incarichi entro un mese"

Un medico di base del rione di Servola va in pensione ma non può venir subito sostituito e così molti pazienti rimangono senza assistenza. "È una vergogna che l'ambulatorio del dottore andato in pensione il 31 dicembre 2019 non possa essere sostituito da nessun medico e oltre 1300 pazienti principalmente anziani si ritrovano a Servola senza medico di base”, riporta un post su Facebook confermato da un avviso dell'Azienda sanitaria affisso fuori dal'ambulatorio: "Purtroppo il rione di Servola non rientra tra quelli stabiiti dall'azienda sanitaria per l'assegnazione di un nuovo medico di medicina generale. Pertanto, con grande rammarico, la dottoressa non può attualmente prendere servizio presso questo ambulatorio. Forse si apriranno nuove possibilità in futuro" All'origine di tutto, come specificato da una nota dell'ASUGI (ex ASUITS), una questione puramente burocratica, risolvibile "verosimilmente entro un mese".

La replica di ASUGI

"Il numero di medici di medicina generale aziendali - spiega l'ASUGI - viene definito, annualmente, sulla base del rapporto cittadini/popolazione. Periodicamente l’Amministrazione regionale chiede alle aziende sanitarie il numero di professionisti ed il relativo incarico viene messo a bando tramite pubblicazione sul BUR. All’esito, a breve, dell’adozione della graduatoria definitiva per il 2020 la Regione chiederà alle aziende sanitarie di definire in numero degli incarichi da conferire nel 2020 (la richiesta verrà effettuata, verosimilmente, entro un mese). Senz’altro già alla data odierna è possibile affermare che vi saranno diversi nuovi incarichi da conferire per l’ambito di Trieste e, come già avvenuto nell’anno passato, si procederà ad individuare le zone vincolate nelle quali sarà necessario ubicare gli studi medici. Tra queste sarà senz’altro individuato il rione di Servola".

"Con riferimento all’intervenuta cessazione dell’incarico di medicina generale con un professionista ubicato presso tale rione - specifica l'azienda sanitaria - si precisa che il meccanismo annuale di programmazione e conferimento degli incarichi non sempre consente di far coincidere l’entrata dei nuovi professionisti in concomitanza con le cessazioni. Inoltre l’ubicazione effettiva dello studio medico (via e numero civico) è definita dal professionista, potendo l’Azienda sanitaria solo definire un ambito piuttosto ampio per l’ubicazione dell’ambulatorio (ad esempio un rione, una circoscrizione, un distretto etc.)".

Si ricorda infine che "I cittadini possono tuttavia iscriversi con altri professionisti e, con riferimento al comune di Trieste, presso tutti i professionisti convenzionati per l’assistenza primaria con studio medico nel territorio comunale (130 complessivamente) scegliendo il professionista convenzionato di cui hanno fiducia".

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