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Cronaca Chiarbola - Servola - Valmaura

Servola: il depuratore da 52,5 milioni di euro che "parla col mare"

Al via i lavori del 3° stralcio per la realizzazione del nuovo impianto. Tecnologia innovativa per un depuratore che potrà calibrare la propria azione in funzione dei bisogni espressi dal mare. L'intervento fa parte dei piano di lavoro del Gruppo Hera a favore dell'Alto Adriatico

Un depuratore “intelligente”, in grado di ascoltare il mare e regolare la propria attività in base ai bisogni espressi dall’Adriatico. Sarà questa la caratteristica più importante del nuovo impianto di Servola, di cui sono iniziati da pochi giorni i lavori di realizzazione del terzo stralcio, quello che porterà alla costruzione vera e propria della  nuova struttura entro il 2018. A sbloccare l'opera è stato un intenso lavoro di squadra fra tutte le istituzioni, iniziato nell'agosto del 2013. 
L’Amministrazione regionale ha svolto un ruolo determinante nella sua intensa attività di coordinamento. Ha infatti sottoscritto nel mese di marzo dello scorso anno l’Accordo di Programma Quadro tra la Regione stessa e il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del mare per portare a soluzione e risolvere la questione sulla quale grava una vecchia infrazione comunitaria.
La copertura finanziaria dell'importo complessivo di 52.500.000,00 Euro è costituita per la parte più importante da 30 milioni di Euro di Fondi FSC 2007-2013 (Fondo per lo sviluppo e la coesione). La parte rimanente è costituita dal contributo pluriennale regionale,  da tariffa e dai finanziamenti provinciali provenienti dai piani stralcio. L’intensa collaborazione fra Regione FVG, Amministrazione Comunale, Provinciale,  Autorità Portuale e  AcegasApsAmga ha consentito di superare numerosi passaggi di natura burocratica e di pervenire poi all’aggiudicazione dei lavori.  L'ammodernamento del depuratore rappresenta uno dei più importanti investimenti  pubblici di questi ultimi anni a Trieste, e permetterà di accrescere in modo decisivo la qualità dell'ambiente e quindi la qualità della vita dei cittadini.  
Il depuratore di Servola, con i suoi 190.000 abitanti equivalenti serviti, è di gran lunga il più grande della Regione e precede gli impianti Lignano (150.000 abitanti equivalenti in estate), Tolmezzo (120.000 abitanti equivalenti), San Giorgio di Nogaro (110.000 abitanti equivalenti) e Udine (95.000 abitanti equivalenti).

Un investimento per l'ambiente

Per l'Amministrazione regionale il Depuratore di Servola è di fondamentale importanza per la città di Trieste perché è un importantissimo intervento di tutela ambientale ed è anche un investimento importante che sarà in grado di dare nuovo impulso all'economia locale. La realizzazione dell’opera è una operazione molto complessa che si sta realizzando rispettando il cronoprogramma dell'intervento.
Per il Gruppo Hera l’intervento s’inserisce all’interno del più ampio impegno a favore del Nord Adriatico, su cui si affacciano molti dei territori in cui è attivo il Gruppo.

I tempi del depuratore di Servola: a gennaio 2017 il superamento della procedura d’infrazione

In linea con i tempi pianificati, è attualmente in corso la progettazione esecutiva dell’intervento, che porterà alla gettata delle fondamenta entro la fine di ottobre. Da lì i lavori procederanno speditamente per arrivare entro il mese di gennaio 2017 all’entrata in esercizio dell’impianto, con conseguente arresto della procedura di infrazione comunitaria. I lavori proseguiranno poi ancora per un anno, fino alla definitiva conclusione entro il 2018.

L’obiettivo dell’investimento

Il progetto, unico nel suo genere in Italia, consentirà di avere un depuratore più efficace nell’azione della depurazione e di chiarificazione delle acque, con elevata efficienza gestionale e flessibilità d’impianto. Fra le più importanti novità introdotte vi è il trattamento biologico a terra. Questo trattamento, finalizzato all’abbattimento delle sostanze nutrienti da reflui, come azoto e fosforo, fino a oggi è stato assicurato da una condotta sottomarina di 7 km dotata di 600 torrini diffusori grazie al quale è il mare ad abbattere i nutrienti, che rappresentano, di fatto, un nutrimento per la fauna marina e dunque la loro equilibrata presenza è indispensabile per il benessere dell’ecosistema.

Il depuratore che parla col mare

Il trattamento biologico sarà portato sulla terraferma, all’interno del nuovo impianto. Una cessazione troppo brusca dell’apporto di nutrienti al mare potrebbe però avere ripercussioni negative sulla fauna ittica e, più in generale, sull’ecosistema marino. Dunque è stata sviluppata una tecnologia innovativa che consentirà di bilanciare l’intensità di trattamento in base allo stato del mare. Sarà dunque attivato in collaborazione con l’Osservatorio Geofisico Sperimentale un monitoraggio costante della quantità di sostanze nutrienti presenti in mare. Sulla base del monitoraggio, dunque in base ai bisogni espressi in un determinato momento dal mare, le Autorità di Controllo potranno determinare l’intensità dell’abbattimento di nutrienti, garantendo sempre il perfetto equilibrio dell’ecosistema marino del Golfo di Trieste.

Il Piano del Gruppo Hera: 230 milioni di euro per un Adriatico più pulito

L’intervento di Servola s’inserisce all’interno del più ampio impegno del Gruppo Hera a favore del Nord Adriatico, su cui si affacciano molti dei territori in cui è attivo il Gruppo. Si tratta di un rilevante piano ambientale, che oltre a Trieste, vede interventi anche su Rimini e Padova e che sta muovendo quasi 230 milioni di euro, possibili grazie anche ai cofinanziamenti pubblici. Oltre alla valenza ambientale, il piano è capace di incidere positivamente anche sulle economie turistiche dei territori serviti, che da un’acqua ben tutelata traggono valore e ricchezza.

Evoluzioni introdotte a Servola

Oltre all’introduzione del trattamento biologico a terra, il nuovo depuratore di Servola presenta diverse altre evoluzioni che consentiranno di migliorare sensibilmente la qualità del refluo depurato:

- dissabbiatura: questi lavori, già realizzati, hanno permesso di aumentare l’efficacia della separazione dei grassi e delle sabbie dalle acque da trattare.

- nuova grigliatura fine: è stato migliorato il pre-trattamento, ossia il passaggiodei reflui attraverso griglie che trattengono immediatamente gli elementi solidi e grossolani presenti.

- disinfestazione: nel nuovo impianto il processo di depurazione sarà completato dalla disinfezione delle acque con radiazioni ultravilolette.

- nuova vasca di decantazione per acque di prima pioggia: al suo interno confluiranno le acque meteoriche in eccesso, ove decanteranno i fanghi prima di   essere restituite pulite al mare.

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