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Cronaca

Sfratti Ater: dal Comune un fondo da 800mila euro per i “ritardatari” del canone

La misura viene in aiuto a chi non riesce a sostenere i canoni d’affitto, per diminuzione del reddito dovuta alla pandemia, e sta per essere sfrattato per morosità

Dal Comune arriva un aiuto per chi è a rischio sfratto dalle case popolari dopo aver accumulato morosità in seguito a ristrettezze economiche, caso frequente in periodo di pandemia.

l'Assessore alle

politiche sociali Carlo Grilli ha presentato un provvedimento, licenziato dalla Giunta comunale giovedì scorso, con cui sono state approvate le linee di indirizzo per la destinazione di un fondo di oltre 800mila euro per sostenere le persone nel pagamento del canone di locazione, intervento che va ad affiancarsi al tradizionale contributo affitti con finanziamento regionale. Il fondo deriva da un contributo ministeriale che assegna contributi ai Comuni per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie

Numerose sono le segnalazioni di avvio di procedure di sfratto anche per le persone che risiedono in case popolari e numerose sono le richieste di alloggi da parte di cittadini che ne sono sprovvisti.

Dal momento che la disponibilità di alloggi comunali di emergenza è scarsissima e le richieste piovono numerose, con le linee guida approvate dalla Giunta, nella seduta di giovedì 12 agosto, da un lato si è cercato di stabilire dei criteri oggettivi per l'accesso agli alloggi per sfrattati (che verranno assegnati da una apposita Commissione), dall'altro si è perfezionato e semplificato il percorso per ottenere i contributi nei casi di sfratto per morosità incolpevole, adeguando altresì i canoni di affitto degli alloggi per sfrattati, omologandoli ai canoni degli alloggi Ater.

L'Assessore alle Politiche Sociali Carlo Grilli, responsabile della presentazione della delibera insieme all'Assessore Lorenzo Giorgi, nel divulgare l'informazione su questo importante provvedimento ha evidenziato la necessità di una collaborazione da parte dei sindacati della proprietà, per riuscire a rimettere in moto il mercato degli affitti, con la speranza che quanto prima le persone possano risollevarsi economicamente e ripartire.

La scelta del Comune di Trieste è caduta sul tema della casa, in quanto emergenza maggiormente rilevata sul territorio comunale; fra l'altro, le richieste di solidarietà alimentare e quelle del pagamento delle utenze domestiche possono essere soddisfatte con i fondi comunali già stanziati per interventi di sostegno economico a favore di persone e famiglie del bilancio comunale per l'anno 2021, ed è stato considerato altresì che nel corso di un anno il Comune di Trieste ha già erogato buoni spesa per quasi 3miloni di euro.

La provvidenza in oggetto verrà erogata con procedura semplificata rispetto al tradizionale contributo affitti regionale: infatti, verrà erogato dal Servizio Sociale - anche nel caso di morosità Ater - dopo un'analisi della situazione del richiedente, in base ai criteri dell'assistenza economica, ma anche valutando situazioni particolari e contingenti, con una priorità ai casi di persone ultrasettantacinquenni, famiglie con figli minori, persone con disabilità o invalidità. Questo consentirà di poter offrire ai locatori la garanzia del pagamento di un certo numero di mensilità, perché in molti casi l'affitto di un immobile di proprietà è rimasta la principale fonte di sostentamento per alcune famiglie. L'importo assegnato verrà erogato con delega al proprietario dell'alloggio, in presenza di regolare contratto.

Per accedervi sarà necessario richiedere un appuntamento agli sportelli sociali di zona.

“I servizi sociali – ha sottolineato Grilli – sono come sempre presenti per offrire un sostegno alle persone che si trovano anche temporaneamente in condizione di vulnerabilità, offrendo un aiuto che possa tamponare le situazioni di emergenza e stimolare l'attivazione delle risorse personali e la resilienza di ciascuno per uscire dalla crisi”.

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