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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza, Sap: meno denunce ma più furti e giustizia fai da te

Da una statistica del "Sole 24 ore" in diminuzione il numero di denunce ma in aumento i furti di natura predatoria. Trieste è al 9°posto in Italia. Situazione preoccupante a causa del calo delle denunce di questi ultimi e dell'aumento della giustizia fai da te. Sfiducia nei confronti delle forze dell'ordine e bassa percezione di sicurezza personale

Crollano le denunce, soprattutto a Trieste, ben il 15,1 % in meno, ma il capoluogo giuliano è al 9° posto per i furti con destrezza, questo è uno degli aspetti emersi nella statistica sulla sicurezza diffusa dal quotidiano “Sole 24 ore” basata sui dati forniti dal Ministero dell’Interno. Un quadro complessivamente preoccupante anche il dato nazionale perché, da un lato assistiamo in Italia ad un aumento dei reati di natura “predatoria” ed in particolare dei furti in appartamento, dall'altro, registriamo un calo delle denunce; un dato questo che la dice lunga sul fatto che in una parte della cittadinanza cresce la sfiducia nei confronti delle istituzioni, non nei confronti delle forze dell’ordine, che restano ancora un importante punto di riferimento dei cittadini, ma nel sistema giustizia, nel suo complesso perché si ha la sensazione che i colpevoli non sempre riescono ad essere assicurati all'autorità giudiziaria e che la certezza della pena sia ogni giorno di più un optional.

Le statistiche si lasciano leggere è chiaro e spesso non fotografano bene la reale situazione. Per quanto riguarda Trieste, anche se rispetto ad altre realtà, vanta una posizione migliore, di certo questi dati non possono “accontentare” né “soddisfare”. Le notizie di cronaca sempre più frequenti, diffuse dai vari organi di informazione locali e nazionali, ma anche la percezione di sicurezza avvertita dalla gente, certifica al di là di qualsiasi chiave di lettura delle statistiche, che è necessaria una sicurezza diversa da quella garantita oggi, a Trieste e in Italia perché questa non piace. Per fare ciò bisogna iniziare ad investire su di essa. Da troppo tempo il Sap denuncia le carenze degli uomini e donne in divisa, ma anche una in-certezza della pena che oggi è sostituita dalla “sicurezza dell’impunità”, che spesso vanifica il loro lavoro degli operatori di polizia e che invece incoraggia i malintenzionati.

Un sistema questo che porta inevitabilmente anche a sprecare i denari dei contribuenti, utilizzati per portare a termine lunghe e spesso complesse operazioni ed indagini di polizia, al fine di assicurare alla giustizia i delinquenti. Servono invece risposte politiche vere, forti, in controtendenza; dotazioni e mezzi idonei, leggi e norme a passo con i tempi, un adeguato e dignitoso stipendio agli operatori di polizia, per poter garantire al cittadino la sicurezza di cui si aspetta e di cui ha diritto dallo Stato, senza dover ricorrere ad una giustizia “fai da te”.

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