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Cronaca

Sicurezza, Sap: «In Italia mancano 45 mila uomini nelle forze dell'ordine»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

In Italia mancano circa 45 mila uomini nelle forze dell'ordine e 18 mila solo nella Polizia di Stato

Ogni anno perdiamo circa 2500 uomini e non è vero che abbiamo assunto 2500 uomini in più specificatamente per il Giubileo come spesso dichiarato dal Governo. Molti di quei 2500 usciranno dal corso di formazione alla fine del Giubileo, mentre nello stesso anno saranno andati in pensione 5000 agenti.

Oggi con la fine del 195° corso Allievi Agenti vengono immessi a ruolo 1050 poliziotti in tutta Italia di cui 380 provenienti dalla nostra Scuola Allievi Agenti di Trieste (350 uomini e 30 donne). E’ curioso che leggendo i dati pubblicati sul sito internet ufficiale della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it), si possa notare che i corsi attualmente avviati non riusciranno neanche a raggiungere le 2500 unità spesso enunciate e proclamate con enfasi dal Governo come fosse poi un fatto straordinario. 

Si possono raggiungere tali cifre solamente se i 1050 allievi del 195° corso vengono conteggiati anche nel 2016 e non solo nel 2015 (anno di inizio del corso). Questo “magheggio contabile” sembra fatto ad arte per cercare ancora una volta di garantire una maggiore “sicurezza percepita” piuttosto che fornire la sicurezza reale! Servono più agenti per creare condizioni affinché la “macchina sicurezza” torni all’efficienza di un tempo. I tempi sono cambiati, sono ben diversi rispetto a 10 anni fa quando, ad esempio, il terrorismo islamico e le grandi migrazioni verso l’Europa non avevano le proporzioni di oggi.  con tamaro sap-2

“Serve quindi dare nuova linfa vitale” ad un apparato, quello della sicurezza in affanno, che conta oggi un numero insufficiente di agenti la cui età media è terribilmente alta, vicina alla soglia dei 50 anni e che i pochi nuovi arrivi, la cui età media si aggira attorno ai 28 anni non sarà sufficiente ad abbassarla. Speriamo che il neo nominato Capo della Polizia, il Prefetto Franco Gabrielli, sia il cambio con il passato tanto atteso ed auspicato dal SAP. Un cambio radicale che non rappresenti più una Polizia come quella raffigurata in questa giornata di giuramento: quella dello “stucco e pittura …” che “copre” quello “che si vede” e nasconde la cruda realtà del degrado quotidiano e delle condizioni in cui ci ritroviamo, fatte perfino dei frequenti black-out  (accaduto anche durante la cerimonia del giuramento) che hanno paralizzato le attività … e ciò non capita solo alla Scuola.

Una Polizia che dopo 35 anni dalla smilitarizzazione sia poi ben diversa dai “rinfreschi in aree separate” tra chi dovrà assicurare la sicurezza dei cittadini ed i “vips” invitati in questa giornata. Una festa quella di oggi, di tutti, da celebrare assieme e allo stesso modo, per poi suggellare quegli slogan tanto cari al Dipartimento: “esserci sempre” e “polizia tra la gente”. Il nuovo Capo della Polizia ha fatto sapere che il 23 maggio presenzierà a Roma all’altare della Patria al Memorial Day del SAP. Questo fa ben sperare in un cambiamento per il futuro; sotto questo auspicio il SAP ha deciso di interrompere nei giorni scorsi, in segno di apertura, lo sciopero della fame messo in atto dai poliziotti, che era oramai giunto al 105° giorno.

E’ necessario infatti che il Capo della Polizia ritorni ad essere quel punto di riferimento per gli uomini e le donne della Polizia di Stato e che allo stesso tempo contribuisca a riportare l’intero apparato ad un’efficienza che i “tempi” ed i cittadini richiedono. Serve un Capo della Polizia che abbia il coraggio di dire la verità anche al Governo e che lavori con il nostro contributo per poter veramente migliorare la Polizia di Stato

Lorenzo Tamaro 

Segretario Provinciale SAP

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