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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sigillo Trecentesco al Prof. Franco Serpa Latinista e Musicologo

Membro dell’Accademia Filarmonica Romana e dell’Accademia di Santa Cecilia, romano ma da sempre fortemente legato alla nostra città. Nel corso di una semplice, ma fortemente sentita e partecipata cerimonia, il Sindaco Cosolini ha ricordato come...

Membro dell'Accademia Filarmonica Romana e dell'Accademia di Santa Cecilia, romano ma da sempre fortemente legato alla nostra città.

Nel corso di una semplice, ma fortemente sentita e partecipata cerimonia, il Sindaco Cosolini ha ricordato come il Sigillo vada attribuito a ospiti illustri della città ma soprattutto a coloro che abbiano per lei operato "illustrandola" e onorandola nel Paese e nel mondo.

"Ed è proprio questo il caso del professor Serpa - ha detto Cosolini - che con tanta passione e dedizione - da quando in anni ormai lontani qui venne "attirato" dal grande studioso di lettere e docente nostro Giuseppe Petronio - in questa nostra città volle dare il massimo di se stesso nell'insegnamento, dai Licei all'Università, esprimendosi a livelli altissimi, e nel fervido sostegno al nostro Teatro lirico, dove molti ancora ricordano le sue affollate, applaudite prolusioni."

"Teatro Verdi - ha aggiunto Cosolini, con un richiamo all'attualità - che, nonostante la fase di grave crisi generale, oggi comincia finalmente a intravedere la luce al fondo del tunnel grazie all'appassionato grande lavoro svolto dal commissario Orazi e dal "vice" Marchesi, assieme a tutti i collaboratori, gli orchestrali, il personale tutto."

"Questo riconoscimento da parte di Trieste nei miei confronti - ha replicato il "premiato" - mi sembra così generoso che è stato motivo prima di sorpresa, subito dopo di compiacimento e, ancor di più, di commozione. Tanto che lo considero un punto d'arrivo del mio rapporto d'amore per questa città!"


"Un amore - ha raccontato poi il prof. Serpa, narrando la vicenda sua e dei suoi genitori - che evidentemente doveva essere in me prima ancora che nascessi! Il mio giovane papà fu infatti qui, come soldato, nell'ultimo anno della Prima Guerra mondiale, in queste terre e quindi a Trieste che subito lo affascinò. E credo che egli mi trasmise in qualche modo questo fascino. E rimase poi sempre talmente affezionato a questa parte d'Italia che giunse a battezzare "Monfalcone" un cucciolo di cane che aveva adottato; ma anche le sue squadre di calcio del cuore erano sempre due: la Roma e, subito dopo, la Triestina!"

"E io stesso - ha narrato ancora il Professore - quando giunsi a Trieste per la prima volta, nel 1969, arrivando in piazza dell'Unità mi dissi, istintivamente: "Ma io qui ci sono stato sempre!"
E infine, dopo una significativa battuta sul futuro del Teatro Verdi, di auspicio e soddisfazione per la sua rivitalizzazione "fondamentale perché un Teatro è lo specchio di una città", il prof. Franco Serpa, ribadendo la sua persistente vicinanza a Trieste al di là di ogni materiale distanza, ha concluso dichiarando che "Questo Sigillo è un dono che va molto oltre i miei meriti, ma che può ricompensare almeno la mia fedeltà a Trieste".

Commossa, dopo la consegna del Sigillo, anche la sua frase scritta nel Libro d'Oro del Municipio: "Che posso dire? Grazie non basta, ma l'emozione non mi permette altro".

Il Professor Franco Serpa - suo curriculum e altre notizie

Il professor Franco Serpa è stato docente di Letteratura latina nell'Università di Trieste fino al 2003. Laureatosi a Roma in Filologia classica (con Gennaro Perrotta e Ettore Paratore, cui deve fedele gratitudine) e Storia della musica. Dal 1954 è stato per tre anni redattore nella Sezione Musica dell'Enciclopedia dello spettacolo (con Fedele d'Amico, e questo è stato per lui un apprendistato insostituibile). Docente di Latino e Greco nei Licei dal 1961, nel 1966, fino al 1968, si è trasferito a New York con comando del Ministero Istruzione all'Istituto Italiano di Cultura, come addetto all'assegnazione di borse di studio italiane per studenti americani.
Dal 1975 ha insegnato Letteratura latina nell'Università di Trieste. Sempre all'Università di Trieste ha avuto anche quattro incarichi per Storia della musica, l'ultimo nell'anno 2007-2008.
Oltre che essersi dedicato all'esegesi di testi classici (anche con un manuale di grammatica normativa e storica del latino, Lingua latina, Firenze 1980), Serpa ha pubblicato saggi e libri sulle musica e sulle poetiche musicali nel romanticismo (nel 1974 La polemica sull'arte tragica, nel 1981 il saggio sugli Scritti di Schopenhauer sulla musica e le arti) e nel decadentismo austro-tedeschi (R. Strauss, specialmente) e sulla presenza delle figure mitiche greche nell'arte drammatico-musicale del Novecento (in particolare nelle opere di Hans Werner Henze). Molti dei suoi saggi sono riuniti in Miti e note. Musica con antichi racconti, Trieste, EUT, 2009 (che contiene anche un elenco accurato dei lavori di Serpa). Nel 2011, per i suoi ottanta anni, alcuni amici gli hanno donato saggi critici su temi che gli sono familiari (Dignum laude virum, Trieste, EUT, 2011).
Tra le numerose sue traduzioni di drammi musicali tedeschi si ricorda quella della tetralogia di Wagner, L'anello del Nibelungo, per le edizioni del Teatro alla Scala (la traduzione si è conclusa questo anno, 2012, con l'ultimo dramma) e quelle del Cavaliere della rosa (1992) e dell'Elena egizia (di prossima uscita), entrambe con cura filologica del testo originale e con commento, per le edizioni Adelphi.
Serpa è accademico dell'Accademia Filarmonica Romana dal 1995 e dell'Accademia di S. Cecilia dal 2006.

Il prof. Franco Serpa rappresenta perfettamente il caso di un romano che ha trascorso a Trieste 25 anni della sua vita, insegnando alla Facoltà di Lettere Antiche e al Liceo Petrarca e formando intere generazioni di studenti che lui ha forgiato come nessun altro, lasciando un segno davvero indelebile nella loro formazione e personalità. Molti attuali professori qui a Trieste sono suoi ex allievi.
Il professore, negli anni triestini, ha collaborato sempre con il Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" regalando delle indimenticabili prolusioni alle opere di Wagner e di altri autori del mondo germanico.
Per il professor Serpa, Trieste resta la città del cuore !

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