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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Porti, siglato l'accordo tra Trieste e Baku

L’accordo formalizza una cooperazione, in parte già avviata, fra il porto della capitale azera, e quello di Trieste, idealmente posizionati sulla direttrice di traffico trans-caspica.

Un memorandum d’intesa fra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e la compagnia pubblica che gestisce il Baku International Sea Trade Port, è stato firmato nel corso del Business Forum Italia-Azerbaijan tenutosi ieri alla Farnesina e aperto dal presidente della Repubblica dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, in visita ufficiale in Italia, e dal ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio.

L'accordo

L’accordo formalizza una cooperazione, in parte già avviata, fra il porto della capitale azera, e quello di Trieste, idealmente posizionati sulla direttrice di traffico trans-caspica. Area in forte crescita, in quanto parte del sistema delle nuove rotte globali a sud della Russia, che congiungono Estremo Oriente e Europa Occidentale, sfruttando anche il potenziale delle nuove infrastrutture ferroviarie dell’Azerbaijan, come le linee con la Georgia Baku-Batumi o quelle con la Turchia Baku-Kars. In questo quadro, lo scalo di Baku, il più grande del Paese, con i nuovi investimenti nella zona di Alat, e quello di Trieste, risultano in una posizione strategica di cerniera mare-terra, rispettivamente nella zona Centrasiatica e Europea.

Trieste è il primo porto d'Italia, confermato il primato anche nel 2019

Tra gli obiettivi della firma, quelli di sviluppare non solo sinergie nel campo dei traffici e dei servizi logistici integrati marittimi e ferroviari, ma anche attività di trasferimento di conoscenze e buone pratiche, in ambiti quali la gestione delle free trade zones, l’ICT, training del personale e sviluppo di politiche portuali innovative mirate alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza. “Ambiti nei quali, - sottolinea Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - il porto di Trieste possiede un posizionamento altamente qualificato che risulta di elevato interesse per partner stranieri collocati in aree in sviluppo”. “Le relazioni con il porto di Baku - conclude D’Agostino - si sono ulteriormente rafforzate proprio grazie a questo memorandum, che rappresenta una nuova occasione di sviluppo delle politiche di internazionalizzazione del nostro sistema portuale nell’ambito delle reti globali”.

Nuove opportunità per entrambi i porti

Sull’importanza della nuova partnership si sofferma anche Taleh Zyadov, direttore del porto di Baku: “Il protocollo che abbiamo firmato con Trieste – apre nuove opportunità per entrambi i porti che fungeranno da hub determinanti nel corridoio centrale che collega la Cina e l'Europa attraverso l'Azerbaijan”.

Diversi interventi in sala durante il forum di ieri, ad iniziare da quello del presidente dell’ICE, Carlo Ferro, hanno più volte richiamato proprio il ruolo chiave di Trieste e di Baku, nel quadro di crescita delle relazioni economiche bilaterali e di traffico dell’area. L’Azerbaijan, con 10 milioni di abitanti ed un PIL di oltre 48 miliardi, sta portando avanti la sfida di diversificare la sua economia dal petrolio che ne rappresenta circa il 35%, diventando un hub commerciale, posizionandosi come crocevia per gli scambi tra Europa e Cina ed Asia meridionale e Russia. In quest’ottica, le risorse del Paese saranno nei prossimi anni prevalentemente investite in infrastrutture stradali, portuarie e ferroviarie.

All’evento erano presenti circa 90 rappresentanti azeri di imprese appartenenti a diversi settori (agro-industria, infrastrutture, energia, ICT, tessile ecc.) mentre da parte italiana circa 170 imprese ed enti.

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