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Cronaca

Polizia, SIULP: "Preoccupanti i pochi rinforzi a Trieste"

Ironico il segretario provinciale Maniago: "Lo schema potenziamenti 2019/2020 prevede solo due poliziotti in più in luglio, tre a Natale e 10 a Pasqua del 2020. A fronte di un calo di organico certificato del 15,15% che si sostanzia in 85 poliziotti in meno da gennaio 2003 a gennaio 2018"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del segretario generale provinciale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia Fabrizio Maniago

A fronte delle continue sollecitazioni sindacali in ordine alle doverose assegnazioni in seno ad un apparato che fatica ogni giorno di più, la montagna ha partorito il solito topolino. Nonostante i roboanti proclami e le rassicurazioni, i dati ufficiali forniti dal Dipartimento, nella riunione capitolina del 31.5.19 rendono una realtà che, per usare un eufemismo, è preoccupante.
Ecco apertis verbis il cronoprogramma della pioggia di rinforzi programmati sulla Questura di Trieste noto come “Schema potenziamenti 2019/2020”.

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1) I DISPERSI: A luglio sono previsti in ingresso due e sottolineo due Poliziotti che, in solitaria a vela approderanno di bolina al Molo Audace. 2) I RE MAGI: A dicembre invece arriveranno a piedi tre nuovi Colleghi portando i canonici doni natalizi. 3) LA MANNA DAL CIELO: Ad aprile 2020 aprendo le uova pasquali troveremo ben 10 Poliziotti pronti alla bisogna.
Questa sia ben chiaro è la cruda realtà oggettiva. A fronte di un calo di organico certificato del 15,15% che si sostanzia in 85 poliziotti in meno da gennaio 2003 a gennaio 2018, della continua emorragia odierna che vede maturare la meritata pensione ad almeno un paio di Colleghi al mese i quali, per spirito di sacrificio, abnegazione personale, solidarietà sono rimasti a dare il massimo fino alla fine (sic!), la risposta è: 2 ingressi a luglio.

Quello che sconcerta di più però è l’imbarazzante silenzio che avvolge questi “pagherò cambiari”, suddivisi in tre tranche in cui, il primo consta, udite udite, di ben due unità per affrontare un estate bollente su più fronti.
Non solo il noto fenomeno di emergenza perennne della rotta balcanica, ma anche i continui eventi che vedono la nostra splendida Trieste al centro. Competizioni sportive sempre più importanti di calcio, basket, manifestazioni, esposizioni, conferenze, riunioni di vertici di alto livello.

La sicurezza di tutti questi eventi cade sull’Autorità di Pubblica Sicurezza che gioco forza deve impegnare le risorse disponibili.
Con queste risorse sarà un miracolo passare l’estate in cui, si riversano migliaia e migliaia di turisti, in cui il caldo esaspera gli animi e fa scorrere fiumi d’alcool. Serve un immediato ripensamento ed una maggior attenzione su questa provincia a cui si è chiesto un supplemento d’anima per troppo tempo. Il tempo dei proclami è finito servono i fatti e due ingressi a luglio non lo sono.

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