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Cronaca Isontino

Soldi per i profughi restituiti ai cittadini, Romoli: «Lavoro per 30 goriziani»

L'iniziativa del sindaco di centrodestra Ettore Romoli prevede la restituzione dei soldi destinati ai profughi ai cittadini del capoluogo isontino

«Abbiamo deciso, questi soldi devono essere subito restituiti alla città». Esordisce così il sindaco di Gorizia Ettore Romoli che ha annunciato sul suo social l'iniziativa che prevede la restituzione dei soldi destinati ai profughi ai cittadini del capoluogo isontino. «Certo, è una goccia ma si tratta comunque di un aiuto per qualche decina di famiglie. Si tratta dei fondi che arriveranno al Comune di Gorizia dal Ministero dell'Interno per la presenza dei profughi. Abbiamo voluto utilizzarli per sostenere 30 goriziani disoccupati che effettueranno tirocini di 6 mesi in Comune a 600 euro al mese. Si tratta complessivamente di circa 112 mila euro su 145 mila. Il resto sarà erogato per aiuti nel settore sociale».

«Abbiamo voluto restituire subito alla città questi soldi– continua Romoli– perchè riteniamo che la loro funzione sia quella di compensare disagi e spese che, proprio dalla città, sono stati vissuti con la presenza dei richiedenti asilo. C'è chi dice che siccome il Comune non ha fatto nulla per l'accoglienza ai profughi questi soldi sono immeritati. Come se le spese per pulizie straordinarie più volte effettuate lungo le sponde dell'Isonzo, nei parchi cittadini e in piazze e androni non siano sostenute dal Comune. Come se i disagi che comunque vengono vissuti dalla città non debbano essere tenuti in considerazione. A breve sarà pubblicizzato l'iter per partecipare alla selezione, secondo la specifica normativa regionale che dovrebbe concludersi entro sei mesi».

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