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Cronaca

Sostegno al reddito: 48 milioni per oltre 14mila nuclei familiari beneficiari

Dati relativi al primo anno di attuazione della Misura di inclusione al reddito (Mia)

Oltre 14 mila nuclei familiari beneficiari (14.102) dopo un anno di attuazione sperimentale della Misura di inclusione al reddito (Mia) e prima Regione in Italia ad aver attuato un intervento di questo tipo. Oltre a ciò, la capacità di soddisfare una fascia di popolazione più ampia rispetto a quella coperta dall'analogo strumento successivamente avviato dallo Stato.
Questi alcuni degli elementi emersi dalla relazione presentata oggi dall'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, la quale, assieme all'assessore al Lavoro Loredana Panariti, ha tracciato un bilancio della Mia per il periodo che va dall'ottobre 2015 al settembre 2016.
Di uno strumento necessario al territorio «al di sopra di ogni nostra previsione» e che ha fatto emergere un fenomeno del quale non si aveva questa contezza, ha parlato l'assessore Telesca, sottolineando che il numero delle persone seguite dai servizi sociali era significativamente inferiore rispetto a quello dei richiedenti la Mia.

Da parte sua l'assessore Panariti ha evidenziato il numero delle persone (6.001), facenti parte dei nuclei familiari beneficiari della Misura, che sono state avviate al lavoro nel 2016. Da qui l'importanza dei patti sottoscritti dai richiedenti per l'obiettivo occupazionale e dei percorsi formativi sostenuti dalla Regione.
Telesca e Panariti hanno poi ricordato lo sforzo compiuto dall'Amministrazione regionale per rafforzare la struttura con l'assunzione di venti persone dedicate alle procedure di erogazione della Mia.
L'importo liquidato nel primo anno (considerato fino alla prima erogazione nel bimestre novembre - dicembre 2016) ammonta a
47.945.030 euro, mentre per quel che riguarda il numero delle domande emerge il dato delle 8.518 domande che negli iniziali tre mesi sono state inserite a sistema e che rappresentano oltre il 50 per cento del totale delle richieste del primo anno.

Sul fronte della distribuzione territoriale della domanda Trieste risulta al vertice che 4.844 richieste, seguita da Udine (3.166), dal Basso Isontino (1.301) e da Pordenone (984).
Nel dettaglio, i nuclei unipersonali beneficiari della Misura rappresentano il 33 per cento del totale (soprattutto a Trieste, nell'Alto Isontino e nell'Alto Friuli), mentre quelli con tre o più componenti sono il 49 per cento del totale (maggiore incidenza a Pordenone, nel Basso Isontino e a Azzano Decimo).
Le famiglie con prole prevalgono nel totale con il 57 per cento, di queste l'85 per cento ha almeno un figlio minorenne. Da rilevare che con l'aumento del numero dei figli prevale la cittadinanza straniera.

A tal riguardo nel totale la componente italiana dei beneficiari è maggiore di quella straniera (61,9% - 38,1%). Il dato è particolarmente evidente a Trieste (68,4% - 31,6%), mentre la percentuale si inverte in parte nel Pordenonese (58,7% - 41,3% ad Azzano Decimo).
Infine sul versante degli obiettivi legati alla richieste della Misura, risultano preponderanti quelli legati all'area abitativa (76,6 per cento), corrispondenti al pagamento delle insolvenze per l'affitto. Subito dopo si collocano le esigenze occupazionali
(45 per cento), certificate dal numero di patti sottoscritti.

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