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Cronaca

Sostegno natalità, Novelli (Fi): «A centrosinistra interessa solo paternità dei provvedimenti»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

«Con le loro azioni e la loro palese volontà di bocciare una proposta di legge da loro stessi definita importante, il centrosinistra ha dimostrato soltanto di volere mettere il proprio marchio di fabbrica su un tema di vitale importanza quale il sostegno alla natalità, senza minimamente curarsi di aiutare realmente le famiglie della nostra regione». 

Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, primo firmatario della proposta di legge 74 “Norme a sostegno della natalità e della cura degli infanti».

“In sintesi – rileva Novelli – la proposta di legge proponeva di sostenere le famiglie nella cura del bambino nei primi anni della sua vita, concedendo un contributo per le spese documentate relative agli acquisti effettuati sul territorio regionale per articoli e/o servizi destinati alla cura della prole dal momento della nascita. In pratica i genitori potevano presentare gli scontrini sui quali sono indicate le spese per il nascituro che venivano poi rimborsate dalla Regione».

«L’ammontare complessivo del suddetto contributo (che poteva essere cumulabile con eventuali altri contributi disposti per i medesimi fini dall’amministrazione regionale o statale) non poteva essere superiore a 1.000 Euro per ogni anno solare e per ciascun figlio, fino al compimento del terzo anno di età e non superiore ai 500 Euro per ciascun figlio di età compresa tra i tre ed i cinque anni. Viste le condizioni più disagiate, il limite del contributo era elevato del 25% nel caso in cui il bambino risieda con il o i genitori in una località montana».

«Dagli interventi in Aula degli esponenti della maggioranza – prosegue l’esponente di Forza Italia – è emersa l’importanza del tema che ho sollevato insieme ai colleghi di Forza Italia. In sostanza tutti concordavano sulla necessità di intervenire a sostegno della natalità. Lo stesso assessore Telesca si era detta favorevole ad un rinvio in Commissione per ulteriori approfondimenti. Rinvio sul quale saremmo stati d’accordo. Peccato, però, che ai consiglieri di maggioranza questa opzione non andava bene e abbiano dichiarato la volontà di bocciare la legge per non rischiare di lasciare la paternità di un provvedimento così importante all’opposizione. Evidentemente per loro sono più importanti le etichette dei contenuti».

«Nonostante ciò, per il senso di responsabilità che ci contraddistingue – conclude Novelli – abbiamo accettato il ritiro della proposta di legge e la sottoscrizione di una mozione condivisa che riconosca l’importanza del pdl 74 per l’avvio di una discussione sul tema del sostegno alla natalità».

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