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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sovraffollamento Coroneo, sindacati: «Necessari investimenti si sicurezza e Forze dell'Ordine»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Le Segreterie provinciali SAP-SAPPE-CONAPO, i Sindacati Autonomi di Polizia di Stato, di Polizia Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco, che assieme costituiscono la “Consulta sicurezza” denunciano con forza la grave “debilitazione“ dell’apparato sicurezza anche nella provincia di Trieste. I recenti fatti accaduti nella casa circondariale del “Coroneo” sono solo gli ultimi in ordine di tempo di molti altri e figli di un sovraffollamento che ospita 204 detenuti di cui 117 stranieri su una capienza regolare di 139.

Un problema quello del sovraffollamento solo in parte allentato dai recenti provvedimenti salva-carceri che però vanno a gravare all’esterno e che non garantiscono la “certezza della pena” a chi delinque, mettendo quindi in condizione di creare un maggiore lavoro alle forze dell’ordine che operano su territorio per la sicurezza della comunità. Il problema della carenza di organico accomuna la Polizia di Stato a quella Penitenziaria e al Corpo dei Vigili del fuoco. Anche l’età media troppo elevata e un numero troppo ridotto di operatori causato dal mancato turn-over, crea delle situazioni di “insicurezza” sul lavoro e non rende possibile un servizio adeguato. Per sopperire alla mancanza di uomini e garantire il servizio, si deve spesso ricorrere alle ore di lavoro straordinario. La situazione mezzi dei vigili del fuoco è grave ed analoga a quella della Polizia di Stato che ha circa il 30% delle proprie autovetture ferme per riparazioni, ormai vecchie e logore con chilometraggi che superano i 300 mila km.

Anche gli automezzi della Polizia Penitenziaria in uso a Trieste come in tutto il territorio nazionale, sono costituiti da mezzi obsoleti che costituiscono un serio rischio e pericolo dell’incolumità del personale e dei detenuti trasportati. Per non parlare dei mezzi che dovrebbero essere di “soccorso” dei Vigili del Fuoco che invece cadono a pezzi solo a guardarli. Le dotazioni della Polizia di Stato sono costituite da giubbotti antiproiettile con scadenza 2015, caschi per l’ordine pubblico di “Italia ‘90” e armamento con anno di costruzione del 1978/79, (non) uniformi vecchie e logore, mentre per la Polizia Penitenziaria  carenti, se non inesistenti, sono le dotazioni di Reparto di tute protettive, maschere e occhiali, per fronteggiare detenuti con patologie contagiose tipo HIV ecc, esponendo il personale a forte rischio di contagio di malattie infettive. Anche le dotazioni dei vigili del fuoco sono vecchie ed anacronistiche e necessitano di urgenti modernizzazioni.

Le Segreterie provinciali SAP-SAPPE-CONAPO inoltre rivendicano un contratto del lavoro fermo al 2009 e ritiene che gli 80 euro in NERO perché non strutturali ed attualmente previsti SOLO per il 2016  “concessi” dal Governo al “Comparto Sicurezza”, non possano compensare quanto “illegittimamente” bloccato e atteso da sette anni: il contratto di lavoro. Serve quindi interventi importanti ed urgenti per ripristinare il grave stato in cui sono ridotti questi apparati, per poter garantire un adeguato servizio per il bene della comunità e dello Stato.

Lorenzo Tamaro - Segretario Provinciale SAP

Corrado Venturati - Segretario Provinciale SAPPE

Alessandro Pradel - Segretario Provinciale CONAPO

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