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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Sport in Carcere", al Coroneo il progetto per il recupero dei detenuti

Il progetto prevede la possibilità di intervenire all’interno della struttura penitenziaria con alcune attività, allo scopo di tentare, attraverso la pratica sportiva, di migliorare la condizione dei detenuti

Ha avuto luogo, presso la sala conferenze della Casa Circondariale di Trieste, la presentazione ufficiale del Progetto “Sport in Carcere” alla presenza, tra gli altri, del Direttore del Carcere triestino dott. Ottavio Casarano, del presidente del Comitato Regionale del CONI ing. Giorgio Brandolin, della senatrice Tatiana Roic e del Delegato CONI di Trieste prof. Ernesto Mari. Il Progetto è partito a seguito di una convenzione firmata dal Direttore della Casa Circondariale e dal Presidente Regionale del CONI e prevede la possibilità di intervenire all’interno della struttura penitenziaria con alcune attività, allo scopo di tentare, attraverso la pratica sportiva, di migliorare la condizione dei detenuti, consentendo loro di partecipare ad attività organizzate e strutturate.

Il dott. Casarano ha dichiarato, nel suo intervento, di appoggiare in maniera totale l’iniziativa, confidando nell’interesse che questa potrebbe suscitare da parte dei detenuti e ribadendo come lo sport, inteso anche come rispetto degli altri e delle regole, possa consentire una crescita individuale per agevolare l’inserimento dei detenuti nella società. Ha anche anticipato che, vista la carenza di spazi adeguati all’interno della struttura di via Coroneo, è allo studio la possibilità di prevedere nel futuro la creazione di un ampio spazio all’interno del Carcere adibito all’attività sportiva, per la quale è già previsto un finanziamento.

Il presidente del Comitato del CONI del Friuli Venezia Giulia Giorgio Brandolin ha ribadito il grande interesse per l’iniziativa, ricordando che è in vigore un protocollo di intesa a livello nazionale firmato dal Presidente Malagò e dai Ministri della Giustizia Cancellieri e Orlando, e garantendo il massimo impegno da parte del CONI e delle Federazioni Sportive interessate. Ha inoltre ringraziato tutti i Docenti e tecnici che a vario titolo saranno impegnati nelle varie attività in questa sperimentazione, che si spera possa essere confermata e implementata del 2019. Ha preso quindi la parola la senatrice Tatiana Roic, portando i saluti istituzionali e suoi personali. Si è dichiarata molto interessata e favorevolmente colpita dall’iniziativa e ha garantito, per quanto in suo potere, il massimo appoggio, concordando soprattutto sul suo valore educativo e ribadendo che i detenuti sono persone che, anche se hanno sbagliato, hanno il diritto di essere considerate parte integrante della società, e ogni progetto che possa consentire loro di migliorarsi come persone, pensando ad un futuro reinserimento nella società civile, deve essere supportato e condiviso.

Il Delegato del CONI di Trieste Ernesto Mari, infine, ha dapprima ringraziato il Direttore dott. Casarano e le responsabili dell’Area Pedagogica del carcere dott.sse Bonuomo e Miccoli per il sostegno e la collaborazione e poi ha illustrato il Progetto e gli interventi previsti. In sostanza ci saranno dei corsi di educazione fisica per i detenuti maschi (tenuti dai Docenti della Scuola dello Sport proff. Tiziano Vidoni e Vincenzo Stera) e per le detenute (tenuto dalla prof.ssa Patrizia Montaguti) e interventi della Federazione di atletica con i tecnici Omar Fanciullo e Lorenzo Cristoforo Masucci, della Federazione Calcio con i tecnici Lorenzo Cernuta e Giorgio Ianza e della Federazione scacchi con Massimo Varini. Da parte del Direttore è stato ricordato anche che la Triestina Calcio ha voluto partecipare all’iniziativa inviando del materiale sportivo da distribuire ai detenuti.

E’ stato specificato inoltre che il Progetto parte in questi giorni per concludersi entro la fine del corrente anno: la speranza, ribadita da tutti, è che possa riprendere nel 2019, magari anche con l’inserimento di ulteriori discipline sportive.

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