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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Studio statistico sui Triestini: reddito medio 22.000 euro, donne meno "ricche" 

Presentato in municipio lo "Studio statistico sui redditi 2014 dei cittadini di Trieste"

Un ampio e approfondito studio, articolato in circa 80 pagine, elaborato (per il quarto anno consecutivo) dall'Ufficio Statistica del Comune di Trieste allo scopo di catalogare e “interpretare” le molteplici informazioni e “messaggi” che una seria analisi sui redditi dichiarati dai cittadini consente di ottenere, fondamentale per cogliere, di anno in anno, la situazione di una città, e i suoi problemi e mutamenti, è stato presentato in Municipio, alla presenza dell'Assessore alle Risorse Umane, Servizi al Cittadino, Statistica e Toponomastica Michele Lobianco, delle dirigenti comunali competenti Maria Giovanna Ghirardi e Milvia Chersi e della curatrice della ricerca dott. Antonella Primi.

Oggetto basilare dello studio, con riferimento ai dati relativi ai fini dell'IRPEF, sono state – è stato spiegato - le dichiarazioni 2015 (anno d’imposta 2014) riguardanti la totalità delle persone fisiche con domicilio fiscale nel Comune, scaricate dal portale “Siatel 2.0 – Punto Fisco” in base alla Convenzione stipulata con l’Agenzia delle Entrate. E sebbene in generale – è stato osservato - le dichiarazioni sintetiche riportino dati parziali, grazie all’incrocio con l’anagrafe della popolazione residente è potuta invece emergere una analisi approfondita sulla distribuzione territoriale dei redditi dei triestini, tenendo anche e specificamente conto dell’aspetto generazionale (dai giovani agli anziani), del genere (maschile e femminile) e della cittadinanza (italiani o stranieri).

Si è così innanzitutto evidenziato, quale primo dato generale, come per il 2014 a Trieste siano stati dichiarati quasi 3,4 miliardi di Euro di reddito imponibile ai fini IRPEF (per un reddito imponibile medio per ogni contribuente pari a 22.209 Euro, tenendo conto di tutti i contribuenti presenti, anche di coloro che non pagano imposta), e quindi pagati circa 702 milioni di imposta netta da parte dei domiciliati fiscali (l’83,9% dei contribuenti paga una imposta, mediamente di 4.619 Euro; in Italia i paganti sono il 76%, con una media di 4.920 Euro). Da rilevare che, in ogni caso, si è avuta a Trieste una ulteriore contrazione del numero dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione per il 2014 (151.968 dichiaranti) rispetto all’anno d’imposta 2013 (che già a sua volta presentava una contrazione rispetto sia al 2012 che al 2011) pari al -1,2% (in Italia il -0,7%).

Subito interessante, in una prima sintesi, la suddivisione delle varie tipologie di reddito, laddove quelle maggiormente dichiarate in termini di ammontare sono il reddito da lavoro dipendente (il 49,6% del reddito complessivo; in Italia il 51%), immediatamente seguito dal reddito da pensione (35,9% del reddito complessivo; in Italia il 30%). In questo contesto i valori del reddito medio per queste due principali tipologie sono: 22.894 Euro da lavoro dipendente (in calo del –1,2% rispetto al 2013) e 19.234 Euro da pensione (in crescita del +3,1% rispetto al 2013). Significative poi le percentuali dei contribuenti, suddivise per fasce di reddito, in rapporto all'imponibile dichiarato, che mostrano come a Trieste ben il 36,1% non superi nemmeno i 15.000 Euro di reddito imponibile dichiarato (percentuale scesa sia rispetto al 2011 che al 2012 e al 2013); l’86,8% non superi i 35.000 Euro e solo meno dell’1% dei contribuenti abbia invece un reddito imponibile superiore ai 100.000 Euro.

Altrettanto interessante – approfondendo ancora l'analisi – l'aspetto della differenza tra i generi nei redditi dichiarati. Lo studio in proposito evidenzia significative “distanze” laddove, mentre è vero che i contribuenti di sesso maschile sono in minor numero rispetto alle donne, viceversa sono proprio queste a risultare – appar dichiarazioni rese – decisamente meno “ricche” a confronto degli uomini. I dati dicono infatti che i contribuenti maschi sono stati 74.481 (dei quali 65.156 con imposta netta corrisposta), con un reddito imponibile dichiarato di 1,989 miliardi di Euro, mentre le contribuenti femmine sono state sì 77.487 (delle quali 59.947 con imposta netta corrisposta) ma con un reddito imponibile dichiarato di “soli” 1,386 miliardi di Euro. Ne deriva che il reddito imponibile medio dei maschi a Trieste nel 2014 è stato pari a 26.702 Euro e risulta superiore del 49% rispetto a quello femminile (pari a 17.891 Euro).

Tutti questi temi vengono approfonditi nella ricerca attraverso specifici “capitoletti” dai titoli chiaramente significativi quali – per citarne solo alcuni –: “Fra uomini e donne le differenze di reddito sono più contenute sino ai 35 anni, poi il divario è molto più ampio”, oppure, nel dettaglio, “I redditi dei maschi triestini tra il 2013 e il 2014”, o ancora “I redditi delle triestine”. Vagliando poi gli aspetti legati invece all'età, emerge – ma neppure questa è una novità, sicuramente non nella nostra città - come la gran parte dei redditi sia, ancora una volta, dichiarata dagli anziani: i contribuenti con più di 60 anni che presentano una dichiarazione rappresentano infatti, nel 2014, il 40,8% del “parco” totale e il reddito imponibile da loro dichiarato è il 40,3% dell’ammontare complessivo. (anche in questo “settore” viene tra l'altro svolto pure un opportuno “confronto nel tempo”, con un paragone in particolare con il 2013, tenendo naturalmente sempre conto per tutti questi raffronti del tasso medio di inflazione che nel 2014 a Trieste è stato pari allo 0,1%).

E ancora, la ricerca non trascura, anzi le riserva un ampio spazio, un'analisi sulla distribuzione territoriale dei redditi dei residenti a Trieste, valutando le differenze fra le varie zone della città e andando così a scoprire (o piuttosto a ribadire..) che “I redditi medi più elevati si registrano a Barcola, Scorcola, Cologna Nord, nel quartiere storico di Città Vecchia e nei due borghi dell’Altipiano Est di Padriciano e Opicina (peraltro con alcune differenze territoriali tra i due sessi: per i maschi si registra, ad esempio, un elevato reddito medio anche a Santa Croce); i valori più bassi invece si registrano nelle zone periferiche di Chiarbola Superiore, Borgo San Sergio, Cimiteri, San Giacomo, Valmaura e Servola e, nell’Altipiano Est, a Gropada”.

Dati questi tutti puntualmente corredati da particolareggiate e ben leggibili mappe delle diverse Circoscrizioni e delle loro suddivisioni interne (tra l'altro, anche qui “incrociando” e raffrontando i numeri, zona per zona, tra contribuenti maschi e femmine). E mentre il numero dei contribuenti residenti risulta essere pari al 71,3% dei residenti totali in Comune al 31 dicembre 2014, è di evidente interesse anche la “sezione” della ricerca specialmente dedicata ai contribuenti residenti stranieri (diminuiti, tra il 2013 e il 2014, da 8.385 a 8.277 unità, con una corrispondente diminuzione del reddito imponibile dichiarato ai fini Irpef dai 109,3 milioni di Euro nel 2013 ai 107,8 nel 2014); raffrontando dunque “I redditi dichiarati dai residenti italiani e stranieri a Trieste”, ancora una volta con importanti “sub-raffronti” di dettaglio fra maschi e femmine, diverse classi di età ecc.: è straniero, ad esempio, il 6,2% dei contribuenti maschi e il 5,1% delle contribuenti femmine e per entrambi i generi al crescere dell’età cala la percentuale di stranieri sul totale dei contribuenti.

Un'importante parte finale della ricerca – rispetto a quella precedente “mirata” sui singoli individui – è invece dedicata ai redditi dichiarati a livello di nuclei familiari (mono o pluricellulari che siano, illustrando e distinguendo le diverse condizioni delle famiglie con o senza figli, ma anche dei padri soli o delle donne sole, con uno o più figli, o dei “single”, e così via), aspetto questo ritenuto della massima importanza dai redattori della ricerca che spiegano come “proprio da questo specifico 'focus' a dimensione familiare, molto più che basandosi sulle “notizie” individuali, si possa, alla fine, identificare il reale grado di benessere socio-economico di una comunità”.

Dallo studio nel suo insieme – corredato com'è, tra l'altro, da puntuali analisi, grafici, tabelline e mappe - esce un quadro della città e dell'intero territorio comunale, altipiano e periferie comprese, davvero di grande interesse e che certamente potrebbe prestarsi a ulteriori studi e approfondimenti. Gli stessi curatori della ricerca sottolineano infatti, nella “Conclusione”, come “in queste pagine si è voluto offrire solo una prima immagine dei redditi dichiarati e della realtà sociale ed economica della nostra città, in un periodo caratterizzato da difficoltà economiche accentuate e diffuse”.

Una realtà, perciò, per la quale andrebbero ricercate, per quanto possibile, anche opportune “medicine” e misure socio-economiche e politiche utili a fronteggiare gli elementi di disagio sociale presenti, supportando le situazioni più complesse e, soprattutto, ponendo alcune basi concrete affinchè proprio le categorie e le fasce d'età più in difficoltà possano invece svilupparsi. In tal senso – in conclusione – l'Assessore Lobianco, “registrando” da un lato l'ulteriore flessione nel numero dei contribuenti e, dall'altro, come siano gli “over 60” i dichiaranti non solo più numerosi ma anche quelli che dispongono di maggiori redditi, ha sottolineato come sia perciò “necessario, anche nella nostra città, un cambio di rotta politico-sociale ed economico in grado di assicurare nuove fonti di lavoro, sbocchi occupazionali e possibilità imprenditoriali, soprattutto per le generazioni più giovani.”

Lo studio – e va rilevato come il Comune di Trieste sia uno dei pochissimi in Italia (accanto a Bologna, Modena, Firenze e Brescia) ad averlo svolto a un tale livello di approfondimento, e anche per questo l'Assessore Lobianco non ha mancato di ringraziare pubblicamente l'Ufficio Statistica, la curatrice della ricerca, le dirigenti e il personale, anche degli altri Servizi, che hanno contribuito alla sua realizzazione - è già disponibile e interamente consultabile sul sito della Retecivica del Comune (www.retecivica.trieste.it) nella sezione “statistica”, accessibile anche direttamente all'indirizzo https://statistica.comune.trieste.it/redditi-2014/.

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