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Il super green pass

Controlli super green pass, sugli autobus anche le forze di polizia

Ad affermarlo è stato il prefetto di Trieste Annunziato Vardé a margine della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che in agenda aveva soprattutto il nuovo decreto. Dipiazza: "Se finiamo in zona rossa è una tragedia, dobbiamo scongiurare al massimo"

Il super green pass a bordo del trasporto pubblico locale verrà controllato sia dagli addetti ai controlli della società di gestione che dalle forze territoriali di polizia. Ad affermarlo è il prefetto di Trieste Annunziato Vardè a margine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che in agenda aveva soprattutto il nuovo decreto sulla certificazione verde. Nel palazzo di piazza Unità il Commissario di governo per il Friuli Venezia Giulia ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria, il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti e il presidente di Confcommercio Antonio Paoletti. "I controlli sono stati intensificati - ha riferito il prefetto - ma registreranno una ulteriore intensificazione perché stiamo definendo il piano che in base all'articolo 7 dell'ultimo decreto diverrà operativo da domani. Oltre alla sensibilizzazione degli iscritti di categoria sull'attenzione da mettere nei controlli, sul tema del trasporto pubblico va ricordato che il gestore non è escluso". 

Nella ristorazione Vardé ha sottolineato il fatto che "il ristoratore deve verificare che il cliente sia in possesso del green pass rafforzato, altrimenti non può usufruire del servizio di ristorazione. Questa è la condizione per continuare a somministrare, altrimenti ci sarebbe la limitazione che, con l'ingresso in zona rossa, danneggerebbe lo stesso esercente". Parole alle quali fanno eco quelle del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. "Finire in zona rossa sarebbe una tragedia per l'economia. Una cosa sola ci vorrebbe, l'obbligo vaccinale" così il primo cittadino all'uscita dalla riunione. Tornando alle discussioni sul nuovo decreto e sull'anticipazione decisa dalla Regione, Vardé ha chiarito il "nodo" del servizio al banco. "Il discrimine è tra il consumo al banco o seduti, all'interno o all'aperto. La regola è evitare gli assembramenti, anche al banco non possono avvenire. Attiene ad una responsabilità anche del gestore, che deve regolamentare il servizio ricordando che bisogna rispettare il distanziamento, anche all'esterno. In caso di omissione dei controlli il gestore dovrà essere sanzionato". 

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