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Cronaca

Tagli sanità, Ugl: «Continui accorpamenti e chiusure, risparmi sulle spalle di malati»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

La scure dei tagli si abbatte per l' ennesima volta sulla sanità triestina.

La chiusura della prima chirurgica determinerà la nascita di un mega reparto con chissà quale modello organizzativo per la gestione dello stesso; probabilmente così facendo, si avrà l' ennesima scusa e si porranno serie basi per arrivare al taglio di ulteriori posti letto, in una realtà già gravata da inesorabili razionalizzazioni non sempre chiare né necessarie. 

E non è finita,  perchè in ballo ci sono la fusione delle due ortopedie e l' accorpamento della medicina d' urgenza al pronto soccorso. I posti letto calano ma i servizi territoriali languono.

E i disservizi ricadono sulle spalle di cittadini e  malati nonchè sugli stessi lavoratori del settore, in ogni ambito. 

E se con il Burlo siamo già alle prese con un pesante e significativo ridimensionamento che lascia allibiti, non andrà sicuramente meglio con il nebuloso e ancora non ben definito, piano dell' emergenza.

Questa organizzazione sindacale si schiera dalla parte dei soggetti più deboli, di cittadini e pazienti, che, non dimentichiamolo mai, contribuiscono in modo significativo con le tasse, mentre in cambio ricevono sempre meno. NO ad una riforma regionale che ha demolito la sanità triestina, rendendola sempre più carente e debole, nei confronti di quelle di altre parti del territorio.

Ugl sanità

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