Taser alla polizia: i pareri di Sap e Silp Cgil
Entrambi i sindacati chiedono regole chiare per l'utilizzo del Taser. Prezioso strumento per il Sap; Silp preoccupato per possibili danni causati dalla scarica
«“Taser” e “spy pen”, sono state due campagne del Sap messe in atto in ambito nazionale e a Trieste nel corso degli anni e che ora finalmente sembrano essere seriamente prese in seria considerazione dal Dipartimento della P.S.».
«È iniziata infatti la sperimentazione del taser intanto su 11 città italiane, ed il Sap giuliano auspica che ben presto anche nel capoluogo regionale, gli operatori della Polizia di Stato vengano forniti del prezioso strumento». Lo dichiara il Segretario Provinciale Sap Lorenzo Tamaro.
«A nostro avviso, - continua - l’utilizzo del taser diminuirà di molto il contatto fisico riducendo il numero dei feriti nelle forze di polizia, così elevato ed in aumento negli ultimi anni. Una diminuzione del contatto fisico che porterà benefici anche per gli stessi aggressori e aiuterà ad evitare magari drammi ben maggiori già visti negli anni passati».
«Per quanto riguarda le “spy pen”, -prosegue il Segretario provinciale - la “campagna” a suo favore fu lanciata dal SAP già nel dicembre 2015 anche a Trieste, per sensibilizzare il nostro Dipartimento a dotare le “divise” della Polizia di Stato, ma anche le autovetture e i posti di lavoro di telecamere, al fine di documentare tutto quello che accade agli operatori di polizia durante un intervento ed evitare le “immancabili” false denunce che causano dei lunghi procedimenti penali e spesso processi mediatici che alla fine poi si rivelano per quello che sono: “bolle di sapone”».
«Le telecamere costituiscono un ottimo deterrente nei confronti dei malintenzionati e uno strumento di assoluta “verità e trasparenza”».
«Fa piacere quindi che anche in ambito locale, a Trieste, nello specifico per la Polizia Locale, oggi chiamata a svolgere mansioni ben diverse da quelle dei tempi passati dei “vigili urbani”, si chieda l’utilizzo di questi utili strumenti di lavoro. Una certificazione questa della bontà delle richieste e delle battaglie del Sap per una polizia più moderna ed a passo con i tempi».
«Fondamentale - conclude Tamaro - sarà però oltre che ad avere in dotazione questi utili strumenti, nel caso specifico del taser, avere un corretto addestramento al suo utilizzo e soprattutto regole chiare a livello normativo: è importante che ci siano poche, ma chiare norme per l’utilizzo dello strumento in questione. La sicurezza è un bene di tutti, perché ciò sia tale è indispensabile investire anche economicamente su di essa, con l’acquisto di dotazioni e strumenti moderni».
Favorevole ma con alcune riserve e perplessità il Silp Cgil.
«Dopo un lungo iter iniziato nel 2014, - spiega Segretario Regionale Silp Cgil Michele Tarlao - le forze dell'ordine avranno in dotazione – in via sperimentale – la pistola Taser. L'obiettivo è quello di fornire alle lavoratrici e ai lavoratori in divisa un ulteriore strumento in grado di “bloccare” una persona violenta senza far ricorso alle armi da fuoco. Un percorso che in questi anni ha portato il Viminale all'adozione anche dello spray al peperoncino».
«In linea generale, - continua - tutto ciò che permette agli operatori di polizia di evitare l'utilizzo dell'arma in dotazione nello svolgimento di delicati servizi e impieghi, andrebbe accolto favorevolmente. Non senza, però, rinunciare ad una approfondita discussione al riguardo».