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Cronaca

“Apriamo perchè nessuno ha disposto la nostra chiusura”, la provocazione dei tatuatori diventa un flash mob

Il presidente dell' Associazione Tattoo Crew; "I tatuatori non figurano in nessun elenco, nonostante si tratti di un lavoro ormai consolidato da anni, con grandi responsabilità sia artistiche che riguardanti la salute dei clienti". Domani, 6 maggio, il flash mob

I tatuatori del FVG preparano un flash mob per il 6 maggio. Ad annunciarlo Carlo Bonci, presidente dell' Associazione Tattoo Crew (Aviano-PN) e referente FVG Ass. Nazionale Tatuatori ART (Roma), che sul tema ha inviato anche una lettera all' attenzione del presidente della Regione Massimiliano Fedriga con la quale viene chiesto un incontro urgente.

La lettera

“Apriamo perchè nessuno ha mai disposto la nostra chiusura!” E' la provocazione lanciata dal mondo dei tatuatori, una categoria dimenticata, o meglio, ricordata solo per imporre annualmente nuove rigide disposizioni, che da anni, con massima disponibilità, vengono adottate dai professionisti, ancora non riconosciuti in nessun albo e mai nominati nelle ultime disposizioni in tema di riaperture. E ancor prima nemmeno nelle direttive che hanno imposto le chiusure, a livello nazionale e regionale. I tatuatori non figurano in nessun elenco, nonostante si tratti di un lavoro ormai consolidato da anni, con grandi responsabilità sia artistiche che riguardanti la salute dei clienti; questa categoria viene molte volte abbinata a estetiste e parrucchieri che, con tutto il rispetto, non hanno niente a che fare con questo lavoro. Ogni regione ha una sua regolamentazione, inutile ai fini sia didattici che pratici. Il giorno 6 maggio centinaia di studi di tatuaggi del Friuli Venezia Giulia apriranno simbolicamente le loro serrande per protesta, con lo slogan “siamo aperti perché nessuno ha disposto la nostra chiusura!”.

Ricordiamo che il tatuatore è stata comunque una tra le prime attività a chiudere autonomamente, valutandolo un servizio non di prima necessità e mettendo sempre al primo posto la salute del cliente e degli stessi operatori. Ricordiamo inoltre che tutti i tatuatori utilizzano da tempo mascherine, camici , guanti, prodotti disinfettanti ed effettuano corsi specifici mirati alla tutela della salute. Sono quindi preparati, ancor prima di altri, ad affrontare situazioni che prevedono misure di sicurezza. L'ambiente nel quale operano i tatuatori, sterilizzato e protetto, i materiali monouso e l' aggiunta nel protocollo di ulteriori accorgimenti riguardanti la modalità di presa d'appuntamento, visiere protettive , l'accesso agli studi solo ad un cliente alla volta e il fornire al cliente copri scarpe , mascherina , guanti , gel germicida, permetterebbe di riaprire fin da subito in totale sicurezza. Invece centinaia di professionisti in FVG (e le loro famiglie) vedono con sempre maggior preoccupazione il loro futuro. Non sanno quando e come potranno ricominciare.

Chiediamo un incontro urgente con il presidente della Regione o un confronto diretto con altri strumenti, così da discutere sull’assurda riapertura nell’ipotetica data del primo giugno e sulla richiesta, legittima, di essere considerati una categoria come tutti gli altri mestieri, con regole e normative adeguate al nostro settore.

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