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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tavola rotonda Italia-Cina, il futuro di Trieste sulla via della Seta

L'incontro è iniziato oggi pomeriggio con i discorsi di apertura da parte dei rappresentanti istituzionali. Presenti l'assessore regionale alle Attività Produttive Sergio Bini, il sindaco Roberto Dipiazza, l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, Costa Crociere e molti partner cinesi

Sono iniziati questo pomeriggio presso la stazione Marittima di Trieste i lavori della tavola rotonda "China-Italy Business Relationship", l'incontro organizzato dalla Fondazione Italia Cina, la Camera di Commercio Italo-Cinese e Costa Crociere, per mettere assieme i maggiori portatori di interesse sullo sviluppo delle relazioni economiche-commerciali tra i due paesi. Il Direttore Generale della Fondazione Italia-Cina, Vincenzo Petrone, ha aperto i lavori. “Non devo ricordare io quanto siano importanti questi confronti per sviluppare la maglia delle relazioni tra i due paesi".

Oggi la tavola rotonda, domenica il varo della Costa Venezia destinata al mercato cinese

La tavola rotonda anticipa il momento clou nel mantenimento delle relazioni tra i due paesi, con l'inaugurazione dell'ultima arrivata in casa Costa, la Venezia che verrà varata a Trieste domenica 3 marzo.  "Il momento è particolarmente interessante vista la visita del presidente cinese Xi Jinping prevista per il 22 e 23 marzo a Roma. Jinping incontrerà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e in quell'occasione verranno firmati alcuni importanti memorandum d'intesa. Un altro evento particolarmente importante sarà a Pechino tra il 24 e il 27 di aprile. I lavori riguarderanno un tavolo chiamato "One belt, one road", e in quel caso Jinping sarà presente e da indiscrezioni anche il premier Conte sarà nella capitale cinese".

Il varo della Costa Venezia domenica 3 marzo a Trieste

Esportati 20 miliardi di euro in Cina nel 2017

Secondo la Fondazione Italia-Cina le relazioni commerciali fanno parte di un’operazione che si sta svolgendo molto bene.Nel 2017 l'Italia ha esportato 20 miliardi di euro di prodotti in Cina, dove il 94 per cento è rappresentato da prodotti manifatturieri. Questi sono i dati in base all'analisi della Dogana cinese, mentre secondo l'Istat sono 13,5 miliardi". La crescita delle esportazioni nel 2017 è stata, rispetto all'anno precedente del 22 per cento. Ma secondo la Fondazione "esportiamo un quinto di quanto fa la Germania ed è da lì che bisogna ripartire. Ci sono infatti 2500 imprese italiane in Cina e 650 cinesi in Italia, dato che testimonia un rapporto molto fertile". 

Il futuro nei rapporti Cina-Italia

Quali sono le previsioni riguardo alle relazioni commerciali tra i due paesi? "Si rafforzerà per via inerziale - ha concluso Petrone -anche perché nel 2050 la Cina rappresenterà il 20 per cento del PIL mondiale e perché la classe media cinese si aggira oggi intorno ai 500 milioni. La classe media certamente supererà questa cifra. La via della seta, una gigantesca ragnatela che vuole connettere l'Europa alla Cina, è un evento epocale e dirompente"

Le parole del sindaco Roberto Dipiazza

Il primo cittadino di Trieste ha fatto gli onori di casa. "Porto un caro saluto agli amici cinesi confidando nella futura e grande collaborazione futura con questa città. Trieste è la città della Illy, delle Assicurazioni Generali, della Wartsila. Ma questa città è soprattutto un grande porto, il primo del Mediterraneo per tonnellaggio di petrolio; siamo anche il primo porto per movimentazione di container, sono 250 mila i Tir che arrivano dalla Turchia grazie al sistema intermodale del RO-RO".

Roberto Dipiazza ha affermato che Trieste è "la città della scienza. Pensate che abbiamo 37 ricercatori ogni 1000 abitanti ed è un dato che credo nessuna altra città in Europa possiede". "Stiamo preparando la piattaforma logistica, abbiamo riattivato la zona franca, la stessa che Carlo VI firmava 300 anni fa. Trieste sta vivendo un momento straordinario e le possibilità del porto vecchio rappresentano una grande opportunità per i tantissimi investitori che stanno guardando alla nostra città". "La via della seta è una grande realtà e nei prossimi mesi sono convinto che potremmo instaurare qualcosa di veramente interessante tutti assieme". 

D'Agostino risponde a Camber: "Si traduce no se pol in cinese e si ha il senso dei manifesti"

Non solo Trieste, ma tutto il Friuli Venezia Giulia

Sergio Emidio Bini, assessore alle Attività Produttive e al Turismo ha presenziato all'incontro. "Ci siamo resi conto dell'enorme opportunità che il mercato cinese può rappresentare per l'Italia e per questo la via della Seta è un'opportunità che va colta. Come tutte le cose nuove, siamo consapevoli che spaventi, magari qualcuno ha paura. Ma questa è una partita da dentro o fuori". Secondo Bini "essere timidi significa finire in secondo ordine rispetto ad altri paesi dell'Unione Europea".  

Fincantieri cresce: 5,5 miliardi di ricavi

"In Friuli Venezia Giulia abbiamo una impresa come Fincantieri che è in grado di affrontare questi mercati praticamente da sola. Ma bisogna ricordare che il 95 per cento delle imprese è caratterizzato dalle PMI, aziende che necessitano qualcuno che li aiuti". L'assessore regionale ha concluso affermando che "auspico che questi momenti non siano sporadici e che gli incontri possano intensificarsi. Trieste è la porta d'accesso verso l'Europa, e la nostra regione è la cerniera tra l'est e l'ovest. Dobbiamo avere tutti coraggio, garantendo rispetto e regole chiare. Il mercato cinese è troppo importante per non essere affrontato". 

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