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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Teatri: tavolo con i più importanti soggetti economici privati Fvg per attrarre risorse esterne

Tra le azioni che Serracchiani e Torrenti vorrebbero intraprendere vi è anche quella, se possibile, di utilizzare i fondi strutturali europei gestiti dalla Regione per avviare dei corsi di formazione che valorizzino le competenze e le professionalità storicamente presenti nel teatro

Convocare un tavolo con i più importanti soggetti economici privati della regione per attrarre risorse esterne al fine di migliorare il risultato della valutazione attribuita dal Ministero; in secondo luogo verificare se sia possibile utilizzare i fondi strutturali europei gestiti dalla Regione per avviare dei corsi di formazione che valorizzino le competenze e le professionalità storicamente presenti nel teatro.
Queste, all'atto pratico, alcune delle azioni che la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, hanno condiviso di intraprendere a seguito dell'odierno incontro, a Trieste, con le rappresentanze sindacali unitarie del teatro lirico Giuseppe Verdi.
All'ordine del giorno il taglio operato dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo (Mibact) di 890.494 euro rispetto al 2016 nel riparto del Fondo unico per lo spettacolo.
Tra le motivazioni di questa penalizzazione, come ha ricordato Torrenti, pesa soprattutto il basso punteggio acquisito in relazione al "miglioramento dei risultati della gestione attraverso la capacità di reperire risorse", che vale il 25 per cento della valutazione totale.

Proprio per questo motivo la presidente, riconoscendo alle maestranze del Verdi una disponibilità al lavoro in condizioni difficili che «andrebbe premiata e non tagliata», ha voluto dar mandato a Torrenti di convocare un incontro, assieme al Comune di Trieste, nel quale coinvolgere le maggiori realtà economiche e imprenditoriali della regione per rafforzare la Fondazione Teatro lirico Giuseppe Verdi cercando nuovi contributi e facendo un'opera di informazione in merito all'Art Bonus che, sostanzialmente, prevede importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta per chi effettua erogazioni in denaro a favore della cultura.
Inoltre la presidente ha indicato anche nella formazione, nell'ottica di una collaborazione con gli altri teatri della regione, una forma di attività che troverebbe il supporto dell'Amministrazione regionale attraverso i fondi strutturali europei.

Da parte loro, le Rsu hanno ringraziato la Regione per il sostegno concreto dato in questi anni, in sostanza per aver «salvato il Teatro» a fronte di un buco di bilancio che stava per compromettere il futuro dell'attività. I sindacati hanno poi rimarcato come il Teatro Verdi rappresenti un bene culturale appartenente a tutto il Friuli Venezia Giulia e non solo a Trieste, auspicando in questo senso sempre più collaborazioni con il territorio regionale. Questa vocazione, come hanno riferito i sindacati, è confermata dal fatto che buona parte dei quasi 300 dipendenti risiedono al di fuori dal territorio provinciale di Trieste.
Infine, per quel che riguarda il taglio di quasi 900mila euro di quest'anno, la presidente ha manifestato l'impegno di cercare assieme a Torrenti una soluzione in tempi brevi affinché non ci siano ripercussioni sulla gestione operativa della Fondazione.

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