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Cronaca

Teatri, Tonel: «Attenzione particolare da nuova Giunta, necessari investimenti privati»

Lo dichiarano l'assessore comunale ai Teatri Serena Tonel e l'Onorevole Massimiliano Fedriga

«La nuova Giunta comunale sta giocando con grande convinzione la propria partita per la tutela dei teatri: ora la Regione e il Governo facciano la loro parte, specie nell'iter di revisione delle quote di ripartizione del Fondo Unico per lo Spettacolo». 

Lo dichiarano l'assessore comunale ai Teatri Serena Tonel e l'Onorevole Massimiliano Fedriga.

«Una situazione - spiega Tonel - allarmante: alcuni primi interventi hanno reso possibile il reperimento di liquidità, ma rimangono ugualmente troppi interrogativi in sospeso sugli 800mila euro mancanti per il Verdi, interessato a partire da quest'anno e fino al 2018, dal piano di risanamento».

«Il Comune, che ha molto a cuore il sistema teatrale triestino, intende comunque giocare la propria partita a favore della Fondazione lirico-sinfonica, esponendosi con il milione e seicentomila euro annui necessari, da sommare ai 3.3 milioni della Regione e dei circa 10 milioni del Fus”(Fondo Unico per lo Spettacolo).

«La sfida per il futuro - sostiene Tonel - rimane però il coinvolgimento di soggetti privati che possano fornire nuova linfa al mecenatismo, anche attraverso strumenti quali l'art-bonus, e le azioni di marketing territoriale per portare il nome della città e dei suoi teatri all'estero».

Parole riprese anche dal capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga: «A livello nazionale il Verdi risulta l'unico soggetto in linea con le prescrizioni della Legge 112/2013 ma, nonostante questo, si trova penalizzato al cospetto di soggetti quali il Maggio musicale fiorentino che, trovandosi nel feudo di Renzi, è beneficiario di più ingenti finanziamenti».

«Serve pertanto maggior trasparenza sui bilanci, e proprio a tal fine ho presentato una mozione affinché a settembre venga costituita una commissione per il controllo sulla veridicità delle dichiarazioni rese dalle singole Fondazioni lirico-sinfoniche. Un appello che mi aspetto venga fatto proprio anche dagli altri parlamentari del Friuli Venezia Giulia. La buona notizia è che, da un mese a questa parte, il Comune di Trieste ha cambiato marcia. Sono pertanto certo - conclude Fedriga - che si possa uscire dalla prospettiva di una cultura ridotta a enclave per amici degli amici e che possa finalmente diventare un volano per l'economia dell'intera città».

«Sarà necessario perciò far quadrare i conti del sistema teatrale triestino.  Premesse di complessa gestione, cui si somma la bocciatura del Tar Lazio – ancorché transitoriamente sospesa dal Consiglio di Stato - al decreto Franceschini sulle modalità di assegnazione delle quote Fus.     E se da un lato lo Stabile Sloveno e la Contrada appaiono i soggetti meno a rischio, diverso è il discorso per il Verdi - interessato, a partire proprio dal 2016, dal piano triennale di risanamento – precisa l'assessore Tonel - . Al Rossetti sono partiti lunedì interventi urgenti sul palcoscenico in vista della prossima stagione. E verso il mese di settembre studieremo un piano delle opere e di interventi per i prossini anni, ben consapevoli che i teatri hanno bisogno di continue attenzioni».

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