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Cronaca

Teatro Monfalcone: Paolo Rossi racconta l’Italia di oggi e la professione del comico in Arlecchino

A salutare il 2015 e ad aprire la seconda parte della stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone è Paolo Rossi che, martedì 13 e mercoledì 14 gennaio alle ore 20.45, torna nella sua città natale con lo spettacolo Arlecchino

A salutare il 2015 e ad aprire la seconda parte della stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone è Paolo Rossi che, martedì 13 e mercoledì 14 gennaio alle ore 20.45, torna nella sua città natale con lo spettacolo Arlecchino. Scritto insieme a Riccardo Piferi e prodotto da CRT Milano - Centro Ricerche Teatrali, Arlecchino vede in scena anche i musicisti Emanuele Dell'Aquila (sono sue le musiche originali dello spettacolo), Alex Orciari e Stefano Bembi. L’impianto scenico è dello stesso Rossi insieme ad Andrea Stanisci mentre le canzoni portano la firma di Gianmaria Testa, cantautore fra i più raffinati del panorama italiano.

Monfalconese d’origine e milanese d’adozione, Paolo Rossi sceglie di misurarsi con la maschera più celebre della Commedia dell’Arte per diversi motivi. Non ultimo l’invito di Giorgio Strehler (con cui collaborò negli ultimi anni della sua vita) a confrontarsi con questo personaggio. Il regista del celeberrimo Arlecchino servitore di due padroni, produzione del 1947 del Piccolo Teatro di Milano che sarebbe diventata un vero e proprio simbolo del teatro italiano nel mondo, consigliò a Rossi di adattare al saltimbanco i suoi monologhi, di improvvisare e assemblare, anche ispirandosi al primo Arlecchino, quello “più infernale e sulfureo”. 
Il risultato è un originale assemblaggio di monologhi, canzoni in divenire, storielle e riflessioni sulla professione del comico e su quel che accade in Italia, in cui giocano un ruolo importante l’improvvisazione e l’interazione con il pubblico. Uno spettacolo, come è consuetudine nel teatro dell’irriverente e funambolico attore, che a ogni replica si rinnova, diverso ogni sera.

Scrive Paolo Rossi nelle sue note allo spettacolo: “voglio approfondire un mio modo di vedere e far conoscere il teatro popolare. Per questo nel mio Arlecchino saranno presenti l’attore, il personaggio – o se volete la maschera, anche senza maschera – e la persona che lo interpreta. Sarà uno spettacolo del tipo in prova. Assieme ad un paio di compagni d’avventura, saltimbanchi musicanti, cercheremo di immaginare insieme al pubblico come adattare a commedia dell’arte il nostro mestiere e anche parte del nostro repertorio; come possiamo trovare nuove strade, dati i tempi in cui vivono i nostri teatri”.

Dopo Marcello Moretti e Ferruccio Soleri, che hanno dato vita alla tradizione centenaria della Commedia dell’Arte, tocca ora a Paolo Rossi – che da trent’anni spazia dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dal tendone da circo alla televisione – raccogliere questa eredità e restituire anima e corpo all’icona di una creatività che ancora oggi non manca di meravigliare il pubblico di ogni continente, abbattendo ogni barriera linguistica e culturale.

Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664, da lunedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine, Biblioteche Comunali di Monfalcone, Pieris e Turriaco e on line sul sitowww.pointticket.it. Ulteriori informazioni su www.teatromonfalcone.it.

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