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Crisi climatica

Temperatura a +3,5 gradi e un terzo di precipitazioni in meno: cosa rischiamo tra 50 anni

Questa la previsione relativa al territorio triestino, se non si verificherà alcuna mitigazione dei gas serra negli anni a venire. Lo rileva la Piattaforma Proiezioni Climatiche per il Nord-Est (PPCNE) sviluppata nell’ambito di una collaborazione tra le ARPA del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Previsioni migliori se si rispetterà l'accordo di Parigi

TRIESTE - A Trieste si rischia un aumento di 3,5 gradi nel trentennio 2071-2100, rispetto al periodo 1976-2005, e una diminuzione delle precipitazioni in estate di oltre il 25 per cento. Questo se non si verificherà alcuna mitigazione dei gas serra e nelle montagne del Fvg le proiezioni sono ancora più allarmanti. Lo rileva la Piattaforma Proiezioni Climatiche per il Nord-Est (PPCNE) sviluppata nell’ambito di una collaborazione tra le ARPA del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. La piattaforma è online da ieri, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, e propone le proiezioni climatiche per il territorio del Nord-Est Italia elaborando undici indicatori (ad es. temperatura media, precipitazioni, giorni di caldo, ecc.) calcolati per possibili scenari climatici futuri.

Lo scenario più allarmante del Friuli Venezia Giulia (sempre per lo scenario senza mitigazione delle emissioni di gas serra) sarà l’area alpina, la più colpita per quanto riguarda la temperatura media in inverno, con un aumento atteso fino a 5 gradi nel trentennio 2071-2100 rispetto al periodo di riferimento 1976-2005. Ci potrà essere inoltre una diminuzione fino a -35 giorni di neve nuova, per lo stesso scenario e periodo. La pianura sarà quella più colpita per quanto riguarda la diminuzione di precipitazione in estate, fino a -30%.

 Al contrario, per lo scenario più favorevole previsto dall’Accordo di Parigi sul clima avremo, rispettivamente: un aumento delle temperature medie non superiore ad 1/1.5 °C nel trentennio 2071-2100; nell’area alpina non vi sarà una diminuzione dei giorni con neve nuova; si potrebbe assistere ad un aumento dal 10 al 20% delle precipitazioni nel periodo primaverile e invernale. Questa la situazione per quanto riguarda Trieste (sempre nello scenario più favorevole): la temperatura media aumenterebbe di un grado e in estate ci potrebbe essere un leggero aumento delle precipitazioni (1,7 per cento).

Questo il commento del capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo che, divulgando i dati a mezzo nota stampa dichiara: "Ci auguriamo che la nota sia arrivata anche sui banchi della Giunta Fedriga, e che non venga derubricata a dettaglio trascurabile".

La piattaforma PPCNE riesce a tener conto anche delle caratteristiche orografiche e geografiche di ogni singolo comune, importante in una regione come il Friuli Venezia Giulia dove in pochi chilometri si passa da zone con clima tipicamente mediterraneo ad altre con caratteristiche di tipo alpino o continentale. Uno strumento utile ai decisori politici, i portatori di interesse e i cittadini per la pianificazione del territorio e la consapevolezza in generale. 

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