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Cronaca

Terapie intensive fuori dall'ordine del giorno, scontro in Consiglio

Le Opposizioni: "Questione estremamente importante, va affrontata subito e non rimandata". Riccardi rassicura: "Ne parleremo anche qui e fino in fondo"

Non era all'ordine del giorno, ma si era tema" troppo importante". Proprio per questo in Terza Commissione, numerosi consiglieri delle Opposizioni hanno obbligato l'assessore Riccardi a parlare della recente uscita pubblica dell'associazione Anestesisti e Rianimatori sui numeri e il ruolo delle Terapie intensive nella lotta al Covid. "Si tratta di un punto importante, sollevato da chi da più di un anno lavora in prima linea contro il Covid - hanno dichiarato Honsell e i consiglieri del M5s -. Per questo non può non essere affrontato".

La risposta di Riccardi è arrivata al termine della seduta: "di questa vicenda ne parlaremo anche qui e fino in fondo - ha premesso - non solo con i sindacati dei medici ma anche con chi ha a che fare con quelle regole: cosa sia una Terapia intensiva e chi ci debba andare non lo stabilisco io e non lo stabilite voi. Se uno mi dice che qualcosa non funziona, io devo chiederlo a chi se ne occupa, e questo ho fatto fin dal giorno successivo a quella denuncia".

Sulla questione è intervenuto anche Cosolini: "Usciamo dalla commissione senza aver dato una risposta a una questione estremamente seria e delicata, senza sapere se il tema sollevato dagli anestesisti fosse fondato o meno. Siamo convinti che la questione andava affrontata con urgenza, non differita di giorni, settimane o mesi".

Tema centrale della Commissione è stata la carenza di medici di Medicina generale e di pediatri di libera scelta per l'erogazione dell'assistenza medica primaria, problematica originata dall'accordo collettivo nazionale che disciplina il rapporto tra il servizio sanitario e i medici.

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