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Cronaca

Terremoto e Krsko ferma l'impianto, le opposizioni: "Urge seria riflessione"

L'impianto della centrale nucleare in Slovenia è stato stoppato in via precauzionale a causa del sisma che ha colpito la Croazia. Cinque Stelle e Patto per l'Autonomia chiedono una riflessione alla Regione

Esprimono solidarietà al popolo croato ma allo stesso tempo intendono condividere una netta riflessione in relazione all'impianto nucleare di Krsko in Slovenia. Movimento Cinque Stelle, Patto per l'Autonomia e il referente triestino di FareAmbiente Fvg, (nonché di Progetto Fvg, forza di maggioranza in Consiglio regionale ndr), Giorgio Cecco, guardano con preoccupazione alle conseguenze che un sisma di magnitudo così violente come quella registrata oggi 29 dicembre, potrebbe avere sulla centrale slovena. 

Krsko stoppata per precauzione

Conseguenze che, nonostante il più violento terremoto in Croazia degli ultimi 140 anni, per Krsko non si sono manifestate. Le autorità competenti hanno infatti spento precauzionalmente l'impianto subito dopo la violenta scossa che ha distrutto il centro della città di Petrinja, a circa un centinaio di chilometri a sud di Zagabria. Chiedendo una moral suasion da parte della Regione Fvg nei confronti della vicina repubblica per "arrivare allo spegnimento di quella centrale", la rappresentanza grillina in Consiglio regionale si dice pronta a condividere "ogni forma di sostegno nei confronti della Croazia", posizione ribadita anche dai consiglieri Bidoli e Moretuzzo di PpA e da Cecco di FA. 

Seria riflessione: i Cinque Stelle

Sul fronte della discussione legata alla centrale nucleare, per Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella ed Andrea Ussai, quanto accaduto dovrebbe imporre "una seria riflessione" che chiama in causa direttamente la Regione. "Ci auguriamo che invece di avanzare l'ipotesi di un intervento finanziario su un impianto vetusto, la Regione rifletta piuttosto su un'azione di moral suasion nei confronti della Slovenia per arrivare allo spegnimento di quella centrale, magari puntando sulle fonti rinnovabili". I Cinque Stelle chiedono che "si lavori per la chiusura anche dell'attuale reattore, non solo per oggi e domani, ma per sempre. Altro che raddoppio".  

Le immagini in diretta alla tv croata (GUARDA IL VIDEO)

La posizione del Patto per l'Autonomia

"Ancora una volta non possiamo non rilevare quanto anacronistica sia l'energia nucleare - queste le parole di Bidoli e Moretuzzo. Più volte in passato abbiamo espresso fortissima preoccupazione circa l'impianto, ancor più dopo la paventata costruzione, l'anno scorso, di un secondo reattore nucleare, in merito al quale la Giunta regionale si era detta intenzionata a esplorare la possibilità di un partenariato attraverso una verifica con i governi di Slovenia e Croazia, magari come futuro asset della società energetica regionale". "Ribadiamo - così i due consiglieri autonomisti - la nostra contrarietà all'industria dell'atomo, invitando l'esecutivo regionale ad accelerare sulle rinnovabili alla luce delle crescenti preoccupazioni per la tutela dell'ambiente, del clima e della salubrità della popolazione, e considerate le nuove strategie europee". 

Garanzie:la richiesta di Fare Ambiente

La posizione sul nucleare di FareAmbiente è "nota". C’è sempre, da parte del sodalizio ambientalista, "la preoccupazione sulla sicurezza della centrale di Krsko, viste anche le continue attività sismiche chiediamo che il Governo e la Regione Friuli Venezia Giulia si facciano parte attiva non solo per accordi bilaterali con la Slovenia in caso di allarme, ma anche per avere tutte le garanzie del caso e si spinga per trattare in un contesto unitario allargato con i paesi vicini tutta la strategia energetica". 

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