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Cronaca

Il giorno dei vaccini a Link, la scienza: "Sono sicuri, la terza dose inevitabile"

Il presidente dell'Aifa Giorgio Palù e il docente triestino del King's College Mauro Giacca sono stati i protagonisti del panel "Un vaccino per amico" andato in scena al Festival del buon giornalismo

I vaccini contro il Covid sono sicuri e la linea del governo Draghi sulla terza dose è una decisione "inevitabile". Il direttore dell'Agenzia Italiana del Farmaco Giorgio Palù abbraccia il cambio di passo dell'esecutivo e davanti alla platea di Link - Festival del buon giornalismo, in programma a Trieste fino a domenica 5 settembre, conferma l'unità di intenti tra comunità scientifica e istituzioni. "Un vaccino per amico" è stato il titolo del panel in occasione del quale è intervenuto anche il docente triestino del King's College di Londra, Mauro Giacca. 

Confusione sull'informazione

"Il problema è che abbiamo a che fare con informazioni pseudoscientifiche che spuntano come funghi - ha detto Palù - e ora, sulla campagna vaccinale, è molto difficile recuperare gli scettici. Il vaccino è un bene comune e credo ormai sia inevitabile andare verso la sua obbligatorietà". L'incontro all'interno della newsroom di Fincantieri è stato seguito da quasi 200 persone interessate all'argomento. "La confusione di informazione (soprattutto sul caso AstraZeneca ndr) ha distolto una fetta della popolazione creando una parte di contrari ma che, in termini percentuali, è molto piccola" ha spiegato Giacca. "La situazione sembra paradossale, quando sento critiche sulla terza dose: il vaccino è sicuro e controllato". 

"Convivere con il virus"

Per entrambi gli scienziati il futuro è legato alla capacità di convivere con il Sars-Cov2. "Non torneremo alla vita di prima nel giro di poco tempo e tutto dipenderà anche da come andrà in giro il virus" ha afferma Giacca mentre il numero uno dell'Aifa ha parlato della possibilità che il virus diventi endemico. Sulla terza dose, invece, se per Palù "le due dosi di Pfizer e Moderna non sono sufficienti", Giacca ha precisato che "se per quanto riguarda l'rna utilizzato da Pfizer e Moderna non c'è nessun problema, il fatto che AstraZeneca utilizzi un vettore virale fa sì che il sistema immunitario possa non riconoscerlo e renderlo non efficace". 

"Valutazione del rischio sottostimata"

Infine, il presidente dell'Aifa ha detto che anche nell'informazione qualcosa è andato storto. "Per parlare di questo argomento ci vuole cultura e a condurre i programmi vanno messi giornalisti competenti, non chi fino al giorno prima faceva la cronaca nera così poi potrà fare il titolo allarmistico". In merito al tentativo di convincere i no vax, Palù ha detto di essersi posto il problema. "Esistono molteplici categorie, quelli esistanti dei vaccini, per i figli e quelli che non convincerai mai. E' un complesso che purtroppo fa leva sull'assenza di cognizione di ciò che un tempo erano le malattie infettive: averla persa fa sì che la valutazione del rischio oggi sia sottostimata". 

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