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Cronaca

TL3: «Alcune delle azioni del MTL (quello vero) sconfinano nel raggiro di molti Triestini»

11.36 - «Il discorso di Parovel in un bar di Vienna definito dai dirigenti della Camera di Commercio Austriaca "una farsa" mentre i media austriaci hanno commentato l'azione con malcelato sarcasmo»

Apprendiamo dalla stampa delle dimissioni di sette (autoriferiti) consiglieri di Piazza della Borsa.

Quest’ultimo prevedibile evento ha posto in chiara evidenza i motivi e le azioni compiute dal TL3, i cui principali dirigenti, già da aprile del 2014, avevano ben compreso la deriva distruttiva e grottesca che il duo Parovel–Giurastante aveva posto in atto. Purtroppo, grazie alla complicità dei consiglieri cooptati e di altri soggetti che si sono prestati stoltamente al loro gioco (gli stessi che oggi reclamano le violazioni dello Statuto, quelle stesse violazioni che però, a maggio, negavano), questi mesi hanno visto il dilagare di una voluta e grave confusione finalizzata a screditare chi, di fatto, ha cercato di proteggere la Causa e di evitare la vanificazione di quanto sino a questo momento raggiunto, fondando per questo fine l’Associazione Territorio Libero.

Ciò di cui costoro non si sono ancora resi conto sono le conseguenze, civili e penali, che ricadranno sulle loro spalle per aver ingenuamente accettato un ruolo che mai sarebbero stati legittimati ad occupare e di cui dovranno rendere conto alla giustizia (italiana).

Tutto ciò è avvenuto con la malevola regìa di Paolo G. Parovel, quel Paolo G. Parovel che, in un bar di Vienna, ha tenuto un sedicente discorso spacciato poi, ai cittadini del TLT, come un grande successo internazionale ottenuto grazie alla competenza e alla professionalità del MTL (quello vero).  I dirigenti della Camera di Commercio Austriaca hanno però definito il discorso di Parovel “una farsa” mentre i media austriaci hanno commentato l’azione con malcelato sarcasmo.

Le attività di quello che sarebbe potuto essere un potente Movimento indipendentista, riferimento per molti altri movimenti veneti e lombardi, grazie alla generosa e disinteressata collaborazione triennale di centinaia di capaci ed entusiasti triestini, sono così ormai ridotte, per i pochi superstiti di Piazza della Borsa, ad una specie di triste disbrigo dell’ordinaria amministrazione. Peggio: alcune delle azioni del MTL (quello vero) sconfinano persino nel raggiro di molti Triestini.

Un esempio della malafede con cui si perpetua l’inganno ai danni di ignari concittadini lo si ravvisa nella campagna per il risarcimento del servizio militare svolto nell’esercito italiano, con la richiesta di risarcimento da presentare, secondo i promotori della stessa, ad una “corte internazionale”, iniziativa mai sorretta da alcun parere legale favorevole. Infatti, il corretto iter prevederebbe un “autentica del danno subito” da parte delle corti di giustizia italiane, prime referenti capaci di stabilire la valenza dei fatti e la determinazione, appunto, del danno subito. Solo successivamente, e di fronte ad un eventuale (riteniamo scontato) diniego da parte dell’Italia, la questione sarebbe potuta essere inoltrata presso i Tribunali Internazionali. Saltare questo primo passaggio e inviare la richiesta direttamente all’estero significa invece trasformarla in un nulla di fatto.

Altro esempio, il ricorso a Straburgo: secondo gli avvocati internazionalisti sarà giudicato inammissibile e respinto in quanto la sentenza impugnata non lede direttamente la “freedom of speech” (libertà di parola e di espressione) prevista come diritto dalla CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo).

Quindi:

un gruppo di attivisti capitanati dal sig. Paolo G. Parovel fa una chiacchierata, in un ristorante di Vienna, insieme a due Monarchici e ciò diventa subito una “importante azione diplomatica“;

un’impreparata ragazzina viene inviata, senza alcun appuntamento preventivo e alcuna cognizione di causa, a consegnare alcuni documenti a mano nella sede ONU di New York (dove non viene ovviamente ricevuta) e anche questa diventa una “importante azione a favore del riconoscimento del TLT“;

durante un girotondo al Brennero, vicino ai pascoli, il sig. Paolo G. Parovel fa una dichiarazione in tedesco e ciò diventa un’altra “importante azione diplomatica” per la tessitura di “rapporti bilaterali“.

Queste sono le importanti azioni per le quali si necessita di particolari competenze professionali che solo il mitico Duo possiede in questa città. Queste sono anche le importanti azioni per le quali i Due, stando ai comunicati altisonanti e gonfi di sdegno e accuse di Piazza della Borsa, sono vittime di complotti e macchinazioni ordite da ogni genere di servizio segreto, italiano e non.

Ammettiamo ora che giocare a Risiko o al “Governo Legittimo” (come fanno quelli del “Veneto Serenissimo Governo” di Longarone, che Parovel ha citato come fonte autorevole), attribuendosi cariche e ruoli con prosa magniloquente, possa essere un divertente gioco d’infanzia. Ammettiamo pure che possa essere altresì divertente giocare al “Piccolo Avvocato”, senza averne le competenze. Tuttavia, subordinare la Causa del TLT a questi giochi d’infanzia vuol dire considerare i cittadini del TLT come un Popolo di trogloditi ignoranti e manipolabili oppure puntare a raccogliere intorno a sé persone rese fragili dalla disperazione economica e sociale che sta ormai divorando anche il nostro Territorio, persone facilmente plasmabili a causa del loro bisogno di un riferimento autorevole (ma spesso per lo più perversamente autoritario).
E’ uno spettacolo struggente da cui, d’ ora in poi, sarà meglio distogliere lo sguardo.
Auspichiamo invece che, dopo i recenti fatti all’interno del MTL – quello vero, i cittadini del TLT sui quali il germe del dubbio aveva fatto presa, dopo le accuse confezionate ad hoc ai nostri danni da chi non ha mai voluto la realizzazione del TLT, così come gli ex iscritti al MTL che si erano allontanati dalla Causa per gli stessi motivi o perché confusi dalle notizie manipolatorie diffuse dall’autoproclamato gruppo MTL, possano ora ritrovare quello spirito e quella forza di partecipazione necessaria a sostenere Trieste e il suo Territorio Libero.

Il nostro Popolo reclama i suoi diritti.

Noi non ci siamo mai fermati:

  • Nei giorni scorsi, in Spagna, è avvenuto un incontro tra alcuni esponenti del direttivo di TL3 e il Senatore Urko Aiartza, indipendentista basco. Quest’ultimo si è formalmente impegnato a denunciare, nelle sedi competenti, la Questione di Trieste e, in particolare, il mancato rispetto  dei diritti civili sulla Free Zone di Trieste da parte dell’Italia;
  • Sono stati consegnati alle ambasciate Russa e Usa di Londra alcuni documenti inerenti la situazione del TLT. In particolar modo, i diplomatici Russi hanno confermato di essere pienamente a conoscenza della riaperta Questione di Trieste che riferiscono essere, in questo momento, “in fase di discussione”;
  • Grazie ai nostri contatti all’interno di Buckingham Palace, è stata consegnata una Missiva alla regina d’Inghilterra e, per conoscenza, a  “Downing Street” nella persona del primo ministro inglese David Cameron;
  • Il braccio destro di Nigel Farage, Mr. Lawrence Webb dell’UKIP, ha proposto al Movimento Territorio Libero di esporre a Londra, nel corso di un dibattito Parlamentare, la Questione della Free Zone di Trieste anche alla luce del fatto che fu proprio l’UK, assieme agli USA, a delegare all’Italia ed alla Jugoslavia l’amministrazione civile provvisoria sul Territorio Libero di Trieste.

Per poter ottenere questa importante azione sarà necessaria una petizione tra i Cittadini del TLT.

  • A breve ripartirà la nostra attività finalizzata al riconoscimento del Diritto alla Cittadinanza per i Cittadini del Territorio Libero di Trieste. I documenti testimonianti tale Diritto venuti alla luce nella cosiddetta “Zona B” hanno impresso un considerevole balzo positivo in tal senso; la Questione avrà la dovuta risonanza internazionale.
  • Apertura di un procedimento d’infrazione nei confronti dell’amministratore italiano su Trieste per il totale, criminale abbandono delle Free Zones del Porto, causate dal completo mancato rispetto dei primi 20 articoli dell’all. VIII del Trattato di Pace.

Va detto, per correttezza nei confronti dei cittadini del TLT, che tutte le azioni preparate in questi mesi da TL3, in collaborazione con TRIEST NGO, sono state impostate predisponendo i contatti con gli Uffici ONU competenti, i quali ci hanno indicato gli iter corretti da seguire affinché le azioni per il riconoscimento de facto del FTT possano andare a buon fine.

Va altresì ricordato che, per quanto valide ed incisive tali azioni potranno essere, se saranno prive di un forte sostegno popolare, non potranno ottenere gli effetti che noi tutti desideriamo.

C’è stato, fino ad ora, chi ha lavorato assiduamente allo scopo di sabotare il nostro lavoro e la nostra Causa. E’ bene che costoro siano isolati sempre di più e messi pertanto in condizione di non nuocere.

Ricordiamo che l’articolo diffuso alle agenzie di stampa britanniche, dopo neppure 24 ore, è stato visualizzato da oltre 20.000 persone.

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