TLT3: «Elezioni regionali, forte astensione sintomo di instabilità politica e sociale»

Astensionismo alle stelle: in Emilia-Romagna vota solo il 37,5 % (7 punti in meno della Calabria) – Crolla il consenso al Governo ed al PD – La lega di Salvini doppia Forza Italia – Grillo non intercetta più la protesta- aperta nuova fase di instabilità politica del vicino bel paese.

Un enorme vuoto politico da saper sfruttare per la rinascita di Trieste.

Malgrado tutto il PD canta vittoria ed ottiene la presidenza in Emilia-Romagna ed in Calabria.
Ma come stanno veramente le cose?
Ed a Trieste?
Alle regionali del 2010 in Emilia Romagna, aveva ottenuto 1.197.000 voti e si era mantenuto su questi livelli anche alle Europee. Ieri si è attestato attorno ai 535.000 voti: ciò significa, che ha perso oltre 600 mila elettori (più della metà). Una disfatta per il Partito Democratico.

Fanno impressione i dati che arrivano dal “feudo” del PD: va a votare solo il 37,5% degli elettori. Di conseguenza il 44,52 % di preferenze al Governatore del PD, corrisponde a un ridicolo 16,7 % del corpo elettorale.
Il nuovo presidente è stato eletto con soli 140.550 voti. Il suo predecessore Errani, eletto nel 2010, ne aveva ricevuti oltre 800 mila. Significa che il PD ha lasciato sul campo ben 755 mila voti nella regione, dove da sempre si sente più forte.

La nuova Lega Nazionale di Salvini si mangia il Centro Destra e prende più del doppio di Forza Italia totalizzando il 7,4% del corpo elettorale; sostanzioso l’aiuto fornito dalle agressioni dei “centri sociali” che ne hanno aumentato la popolarità.
Grillo, perdendo il voto di protesta che ritorna all’astensione, paga la sua inconcludenza e crolla al 5%.
Insignificanti le percentuali dell’estrema sinistra. Il Nuovo Centro Destra di Lupi e Alfano, maggior alleato di governo di Renzi, sparisce letteralmente attestandosi all’1%.

Ed il ministro Lupi pretende di poter decidere il destino del Porto di Trieste con queste percentuali da zero e qualcosina!

Anche la Calabria ha eletto il suo presidente del PD, strappando la regione al Centro Destra. L’affluenza del 44 % e’ ai minimi storici, con una “larga” vittoria del PD che finalmente riesce ad intercettare lo strategico 15% di voti controllato dalla ‘Ndrangheta (…). Altro ché “superiorità morale”.

Una bastonata epocale al Governo di Renzi, che a pochi mesi dai trionfi alle europee di primavera giunge al tracollo , un tracollo in cui  i “nostri“renziani Cosolini e Serracchiani non sono esenti.

A Trieste, la più alta percentuale di astensione si e’ avuta alle ultime europee: oltre il 50%.
Un venticello preoccupante per il governo, si sta rapidamente trasformando in bora.
Ma non c’è cosa festeggiare; malgrado i pochi voti ed una forte assenza del supporto del popolo possono democraticamente continuare a far danni, almeno finché i cittadini organizzati non lo impediranno cacciandoli almeno dalle istituzioni a Trieste.

E’ il sintomo di una grandissima instabilità politica e sociale.
Sono dati che indirettamente confermano l’ indagine di Ilvo Diamanti pubblicata da La Repubblica che segnala  una media del 31% di italiani favorevoli all’indipendentismo, con punte che nella nostra regione arrivano al 60 % di aventi diritto contrapposti al sistema politico italiano.

Il POPOLO ITALIANO si sta svegliando e non possiamo che esserne felici.
Abbiamo un nuovo amico in viaggio verso la sua emancipazione.

Il tema è caldo, lo spazio politico e sociale ormai aperto e il vento indipendentista europeo con Catalonia e Scozia in testa è enorme: sta ai triestini saperlo sfruttare con intelligenza.
Ormai “semo in barca”, in un mare agitato. Volenti o nolenti tutti i concittadini devono metter mano ai remi, e tirare nella stessa direzione .