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Cronaca

I topi vedono con la luce rossa, lo dimostra uno studio della Sissa

Contrariamente alle credenze più popolari, una nuova ricerca mostra che i ratti non sono ciechi sotto la luce rossa. La scoperta ha implicazioni importanti per la progettazione di esperimenti e per assicurare condizioni di illuminazione ottimali per il benessere degli animali

Si è sempre pensato che i roditori siano funzionalmente ciechi quando l’ambienteintorno a loro è illuminato con una luce di ampie lunghezze d'onda, che gli umani percepiscono come rossa.
Un nuovo studio, pubblicato su eLife da Nader Nikbakht del Massachusetts Institute of Technology e Mathew Diamond della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ha messo alla prova questo assunto mostrando che i ratti possono distinguere con precisione oggetti illuminati solo dalla luce rossa.

“Questo risultato dimostra che i roditori hanno un'ottima percezione visiva delle forme anche in condizioni di debole attivazione dei fotorecettori retinici. I risultati hanno implicazioni per la progettazione di esperimenti e il mantenimento dei roditori", afferma Mathew Diamond, direttore del Tactile Perception and Learning Lab della SISSA

Vita crepuscolare

I ratti, come molti roditori, sono in gran parte crepuscolari e, anche di giorno, si trovano solitamente in ambienti poco illuminati. La loro retina è dominata dai bastoncelli, mentre i coni, le cellule che consentono la percezione del colore, costituiscono appena l'1% dei fotorecettori.

“I roditori non hanno coni rossi, cioè i recettori della luce rossa. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui gli scienziati hanno pensato per molti anni che la lucerossa fosse vissuta dai ratti come totale assenza di luce” osserva Nikbakht, che era studente di dottorato e postdoc della SISSA prima di approdare al MIT. Continua: “Inrealtà, l'incapacità di vedere il rosso come colore, non implica necessariamente che i ratti non possano utilizzare l'illuminazione a lunghezze d'onda corrispondenti a quel colore: abbiamo messo alla prova questa idea della cecità sotto luce rossa e, contrariamente alle aspettative, abbiamo rincontrato buone prestazionicomportamentali”.

Buone prestazioni anche con la luce rossa

Ai ratti è stato richiesto di riconoscere l'orientamento di un oggetto solido simile a un disco con barre parallele, colorate alternativamente in bianco e nero, in modo da formare un reticolo. Sono state eseguite diverse prove con sorgenti luminose di varie lunghezze d'onda e i due scienziati hanno così determinato che gli animali riuscivano a ottenere buoni risultati anche in condizioni di illuminazione corrispondenti a lunghezze d'onda percepite come rosso dagli umani.

"Le applicazioni sono immediate", commenta Diamond. “Una comprensione completadell'elaborazione visiva di questi animali è importante nella progettazione e nel controllo degli esperimenti comportamentali e fisiologici. Ad esempio, quando un topo si muove attraverso un apparato sperimentale usando l'olfatto, sotto la luce rossa, può essere in grado di utilizzare segnali visivi assieme ai segnali olfattivi. Un'altra applicazione è quella di garantire condizioni di illuminazione ambientale ottimali per il benessere degli animali in ambienti di laboratorio. È comune tenere gli animali sotto una luce rosso scuro di notte, che si presume sia percepita come oscurità totale. Ora sappiamo che per loro quello non è buio”.

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