'Torce a vento' alla Polizia Stradale, SAP: «Grazie all'Anas, piccola vittoria del sindacato»

«Mentre il Ministro Alfano emana un’inutile direttiva ferragostana che prevede ulteriori controlli nelle discoteche, senza poi capire con quali mezzi e uomini si intenda fare questo “giro di vite” (tanto ci ricorda i controlli delle spiagge contro l’abusivismo commerciale dell’altro anno nelle stesso periodo), i poliziotti continuano a fare il loro dovere, spesso sprovvisti del materiale indispensabile per operare in sicurezza propria e delle altre persone». Lo rileva in una nota il SAP - Sindacato Autonomo di Polizia.

«È - continua la nota - il caso della Polizia Stradale di Trieste, impegnato nel servizio autostradale, che da tempo era sprovvisto di un “attrezzo”  semplicissimo come quello delle ”torce a vento” (funzionano sia con le intemperie che in condizioni climatiche normali, a differenza dei segnali mobili in dotazione alle pattuglie) utilizzate per segnalare eventuali incidenti, veicoli fermi in posizione pericolosa, gravi ostacoli o danneggiamenti del manto stradale».

«Vista la mancata fornitura di questo materiale - spiega il SAP - da parte dell’Amministrazione,  in un momento così delicato sul piano del traffico dovuto agli esodi di vacanzieri sulle nostre arterie autostradali, il SAP Trieste ha direttamente interessato della problematica l’ANAS di Trieste,  avanzando una richiesta al suo Capo Area al fine di ottenere una fornitura di questo banalissimo ma preziosissimo strumento di lavoro».

«Il SAP purtroppo - continua la nota -  ha dovuto, a malincuore, ricorrere ad un Ente esterno per poter garantire in questi “giorni di fuoco” sulle strade giuliane, la sicurezza e l’incolumità degli operatori di Polizia e degli utenti, visto che il Dipartimento non è riuscito a far pervenire questo materiale nonostante fosse a conoscenza da tempo che le scorte erano terminate da parecchi mesi».

«Un particolare ringraziamento - conclude - da parte del SAP va quindi all’Anas di Trieste che ha dimostrato che i piccoli gesti come questi bastano a garantire maggiormente la sicurezza di tutti e che tali azioni valgano molto di più di inutili direttive, come quelle dei controlli nei locali, che molto si prestano forse al mondo della comunicazione, molto meno alle esigenze reali dei cittadini».