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Cronaca

Verso la riqualificazione del torrente Chiave: firmato l'accordo di programma

Dipiazza: "Chiudiamo un cerchio aperto molti anni fa. Dopo l’intervento in via Carducci interveniamo sull’ultimo tratto del torrente chiave, da Piazza Dalmazia fino al Porto Vecchio". Fedriga: "Un modello per tutto il Fvg"

Continua e si avvia verso la conclusione la riqualificazione del torrente Chiave. È stato infatti firmato oggi l'Accordo di programma relativo al "Piano coordinato di interventi finalizzato alla prevenzione del rischio idraulico nel bacino idrografico del torrente Chiave e dei suoi affluenti nel Comune di Trieste". L’accordo è stato siglato oggi dalla Regione, dal Comune di Trieste, dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, dell'Autorità unica per i servizi idrici e rifiuti (Ausir) e dall'AcegasAspAgmga. Il piano prevede un modello idraulico del sistema idrografico del torrente Chiave, la mappatura e l'aggiornamento della pericolosità, la valutazione della vulnerabilità del territorio, la realizzazione degli interventi pianificati e l'implementazione del Sistema informativo regionale per la difesa del suolo. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino, il Presidente dell’Ausir Davide Furlan e l’Ad di AcegasAps Roberto Gasparetto.

“Oggi è una giornata molto importante – ha dichiarato il sindaco Dipiazza -, chiudiamo un cerchio aperto molti anni fa. Dopo l’intervento in via Carducci interveniamo sull’ultimo tratto del torrente chiave, da Piazza Dalmazia fino al Porto Vecchio. Adesso, dopo i molti interventi fatti fino a oggi, da Miramare al depuratore di Servola non avremo più scarichi a mare. Già così l’Ogs ci ha comunicato che le acque di Trieste sono fin troppo pulite. In questi anni la città ha lavorato bene, ci sono diverse città in Italia che non hanno nemmeno l’impianto di depurazione”.

Una firma che, secondo il Governatore Fedriga, rappresenta "un modello per tutto il Friuli Venezia Giulia. Grazie al coordinamento e alla collaborazione stretta fra tutti i soggetti coinvolti e a una regia unica possiamo spendere rapidamente le risorse, a partire dai 2 milioni di euro già disponibili, superando a Trieste tutte le criticità causate da molto tempo dal torrente Chiave"

"In passato - ha ricordato Fedriga - ci sono state numerose strumentalizzazioni che di certo non hanno garantito crescita e sviluppo. Da qualche anno, invece, stiamo dimostrando concretamente che gli accordi fra enti istituzionali possono cambiare il futuro di una comunità”. Un progetto che , ha assicurato il presidente, “va a risolvere tutti i problemi di drenaggio e di allagamenti che si sono verificati nel capoluogo regionale”, e ha ricordato che il torrente “sfocia in un'area del Porto vecchio dove Regione, Comune e Authority stanno portando avanti un fondamentale percorso di riqualificazione urbana in grado di attrarre importanti investimenti privati". 

Interviene con una nota stampa in proposito anche la responsabile Ambiente del Pd Fvg Sara Vito, già assessore all'Ambiente nella passata legislatura, la quale asserisce che "quattro anni sono parecchi per siglare un'intesa con cui si impiegano risorse Cipe reperite alla fine del 2017" e aggiunge: “Fa piacere che Dipiazza si ricordi del depuratore di Servola che è stato sbloccato da noi con tre anni di lavoro, evitando le infrazioni Ue e consegnandolo al sindaco di Trieste. Il cambio di passo di cui si compiace Fedriga è avvenuto già nel 2015 con l'approvazione della legge regionale 11 che ha rivisto il tema della prevenzione per ridurre il rischio idrogeologico dei territori in Fvg”.

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