rotate-mobile
Cronaca

Torrenti, indagini archiviate. Serracchiani: «Maggioranza rafforzata»

Soddisfazione della Presidente della Regione per l'archiviazioni delle indagini dell'Assessore Torrenti

«Sono molto soddisfatta che si sia fatta chiarezza e che torni finalmente il sereno: ho già firmato il decreto che riassegna all'assessore Torrenti l'integrità delle deleghe. Ne esce rafforzata la Giunta».

Lo ha detto oggi la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, nel corso dell'odierna seduta della Giunta regionale, informando ufficialmente i membri dell'esecutivo dell'esito dell'inchiesta avviata all'inizio di agosto a carico dell'assessore Gianni Torrenti.

Come appreso dal Tribunale di Trieste, infatti, il Giudice per le indagini preliminari Luigi Dainotti ha accolto la richiesta del pm Federico Frezza di archiviare l'indagine per truffa aggravata a carico dell'assessore regionale alla Cultura.

«Ho sempre espresso e ribadito fiducia che Gianni Torrenti avrebbe potuto dimostrare la propria estraneità rispetto ai fattche gli erano stati contestati, comunque riferiti ad un periodo antecedente all'assunzione dell'incarico di assessore regionale», ha affermato Serracchiani.

«La soluzione positiva della vicenda - prosegue la presidente - conferma che è stata giusta la decisione, che ho assunto in agosto, di non accettare le dimissioni di Torrenti, ma più semplicemente di sospendere  temporaneamente l'esercizio delle deleghe attribuite, in attesa che l'autorità giudiziaria acquisisse ogni utile informazione e elemento, per valutare compiutamente quanto contestato e assumere le opportune determinazioni».

Appena avuta notizia dell'invito a comparire da parte della Procura della Repubblica di Trieste per riferire in merito a fatti attinenti all'attività di presidente di una associazione operante nel settore della cultura, l'assessore Gianni Torrenti aveva rimesso il proprio mandato nelle mani della presidente, pur dichiarandosi certo di aver agito in piena correttezza.

«Sono felice che questa parentesi, indubbiamente amara, si possa chiudere. Rimane il rammarico per l'ombra che è pesata su
Torrenti per quasi quattro mesi nel corso dei quali sono state messe in dubbio la sua onestà e integrità: un periodo umanamente molto difficile che l'assessore ha affrontato con grande dignità e coerenza personale, politica, istituzionale. Rimane comunque una vicenda - ha concluso Serracchiani - su cui riflettere».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Torrenti, indagini archiviate. Serracchiani: «Maggioranza rafforzata»

TriestePrima è in caricamento