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Tower Trash / Altopiano Carsico

Traffico di rifiuti dall'Italia all'Europa dell'est: il Carso utilizzato come discarica

Ventiquattro perquisizioni, 12 aziende coinvolte e alcune discariche individuate anche nella zona alle spalle della città di Trieste. Traffico di rifiuti per poco meno di mezzo milione di euro

VENEZIA - La torre dei rifiuti è caduta. Alcuni cittadini italiani e sloveni sono finiti nella rete degli inquirenti della Procura di Venezia con l'accusa di aver gestito e smaltito in maniera illecita un enorme traffico di rifiuti capace di fruttare al sodalizio circa 400 mila euro. La maggior parte delle immondizie proveniva dall'Italia ed era diretta in Slovenia, Croazia ed Ungheria, dove finivano in discariche abusive. Ventiquattro le perquisizioni domiciliari ordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia veneta nell'operazione denominata "Tower Trash", nove le misure cautelari emesse, 12 le aziende sospettate ed accusate a vario titolo di produzione, lavorazione e trasporto illegale di circa 1700 tonnelate rifiuti.

All'indagine ha collaborato anche la polizia slovena che, assieme alle autorità italiane, ha fermato due aziende nell'area di Capodistria, ed alcune persone a cavallo del confine. I rifiuti venivano immagazzinati e poi abbandonati in capannoni industriali (e sequestrati durante le indagini) situati nei comuni di Borgo Veneto (Padova), Remanzacco (Udine) e Monfalcone (Gorizia). Nella lista si possono trovare rifiuti indifferenziati, gomma, plastica, pelle e imballaggi pericolosi. Tutti gli invii venivano gestiti attraverso documentazione falsa ed una volta nel paese di destinazione, venivano scaricati in aree boschive. In un caso è stato trovato un enorme cumulo di rifiuti anche in Carso, nella zona di Divaca (come si può vedere dalla foto). 

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