Trasportava grosso escavatore idraulico rubato, denunciato per ricettazione
Il conducente mezzo pesante "telonato" di nazionalità lituana, in concorso con persone al momento sconosciute, tentava di esportare il grosso escavatore idraulico, del valore commerciale di circa € 200.000 verso i paesi dell'Est Europa.
Nella mattinata di ieri, nel corso mirati servizi volti al controllo della natura dei carichi trasportati, una pattuglia della dipendente Sottosezione di Palmanova, all'altezza del casello di Udine nord dell'autostrada A/23, direzione nord, procedeva al controllo di un mezzo pesante "telonato" di nazionalità lituana.
All'interno del semirimorchio era trasportato un grosso escavatore idraulico marca caterpillar che, dalla documentazione "lettera di vettura internazionale CMR" mostrata agli operatori, risultava acquistato il giorno prima da una dita di Bergamo per essere destinato ad un'azienda con sede in Estonia.
Dall'esame delle risultanze dell'apparecchiatura che registra le distanze ed i tempi di guida installata sulla motrice, gli operatori venivano insospettiti da una oggettiva discordanza riscontrata tra il luogo e il giorno di carico della macchina operatrice e i chilometri effettivamente percorsi dal veicolo.
Pertanto, sebbene il mezzo non fosse oggetto di ricerche alla banca dati interforze, quest'ultima circostanza induceva gli stessi operatori a svolgere più approfonditi accertamenti unitamente a personale della squadra di polizia giudiziaria della medesima Sottosezione di Palmanova
Le indagini successive permettevano di stabilire la falsità della documentazione "CMR" prodotta dal conducente, cittadino bielorusso N.A. di anni 42. Si appurava, altresi,' che il conducente del veicolo era giunto in Italia con un volo internazionale il giorno prima, era stato poi accompagnato da un connazionale nell'hinterland torinese e, ricevuti i documenti necessari, gli era stato dato l'incarico "dietro compenso" di portare il complesso veicolare in Estonia con già all'interno l'escavatore.
Attraverso verifiche con la casa costruttrice "Caterpiller" si accertava il vero numero d'identificazione della macchina operatrice -ben diverso da quello stampigliato sul mezzo in esame- che corrispondeva ad un escavatore rubato da un cantiere ad Orbassano (TO) tra il 03.01 ed 05.01.2015. Contattato il proprietario della ditta di scavi che aveva subito il furto, confermava che si trattava del proprio mezzo.
Alla luce di quanto sopra, dati gli evidenti indizi di colpevolezza a suo carico al termine delle varie attività, gli operatori sottoponevano il cittadino bielorusso N.A. al FERMO DI P. G. per i reati previstie dagli articoli 648-648 bis e 110 del codice penale (ricettazione-riciclaggio in concorso) poiché in concorso con persone al momento sconosciute a questo ufficio, tentava di esportare il grosso escavatore idraulico, del valore commerciale di circa € 200.000, provento furto, verso i paesi dell’Est Europa.
La macchina operatrice veniva sequestrata per la successiva restituzione al legittimo proprietario.