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Cronaca

Trieste Airport, Serracchiani: «38,9 milioni di investimenti e +9,5% di passeggeri. Ora cerchiamo un partner»

Tre gli interventi principali: Polo intermodale, area partenze, infrastrutture di volo. Al via in autunno la nuova tratta Trieste - Genova

Trieste Airport potrà contare su 38,9 milioni di euro di investimenti, di cui 25,07 da fondi propri dell'aeroporto e 12,8 da fondi pubblici. Lo ha comunicato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso della presentazione dei dati di traffico e di bilancio dei primi sette mesi dell'anno, tenutasi ieri a Udine, alla presenza anche di Antonio Marano, presidente di Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa.

Tre gli interventi principali per ammodernare l'aeroporto: il Polo intermodale, la nuova area partenze, le infrastrutture di volo. Sul terminal è stato infatti previsto un investimento complessivo di 8.130.841 euro nel quale rientrano, tra i vari interventi, la riqualificazione totale della zona partenze, recentemente completata (2.905.038 euro), i lavori di miglioramento in corso alla zona arrivi e al primo piano (500.000 euro) con la contestuale installazione di nuovi nastri di trasporto dei bagagli (290.769 euro) e di nuovi ascensori e percorsi per persone con disabilità (423.215 euro). È stato, inoltre, effettuato il miglioramento antisismico della struttura (470.690 euro).

Per le infrastrutture di volo l'investimento ammonta a 11.923.211 euro, la maggior parte dei quali (8.368.565 euro) andrà alla loro riqualificazione strutturale e funzionale, che sarà effettuata in larga parte tra questo e il prossimo anno. Previsti inoltre l'ampliamento e ristrutturazione del piazzale di sosta degli aerei, con un investimento di 1.140.00 euro. Inoltre, entro il 2017 saranno effettuati interventi agli impianti per 531.525 euro come la sostituzione dell'illuminazione con lampade a Led e l'installazione di un impianto fotovoltaico per un picco di almeno 40 Kw. Entro la fine dell'anno i parcheggi potranno essere prenotati anche online.

Quanto al polo intermodale il cronoprogramma prevede la chiusura del cantiere a febbraio 2018 e l'inaugurazione entro marzo. Il costo complessivo dell'opera è di 17,2 milioni di euro, coperto con finanziamenti pubblici e privati, secondo le regole dei fondi comunitari (14,2 milioni di euro il finanziamento pubblico, 1,6 milioni di euro il co-finanziamento privato). L'importo complessivo delle opere attualmente in appalto è di 13,6 milioni di euro. Punto di forza dell'intero progetto è la fermata ferroviaria, di competenza di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), che sarà già adeguata anche ad accogliere i "treni freccia". Per il presidente Marano quest'ultimo dato «colloca Trieste Airport tra gli unici aeroporti nel raggio di 400 chilometri ad avere un polo intermodale integrato con le ferrovie». 

Serracchiani ritiene inoltre che dopo la riqualificazione sia tempo, per la struttura, di trovare un partner per crescere: «non vogliamo privatizzare, cerchiamo gli alleati giusti: non un partner finanziario, perché non ci servono soldi, ma un partner industriale, che ci consenta di crescere come è avvenuto per altri aeroporti quali Orio al Serio, Linate, Bologna». L'indicazione, sottolinea la presidente, giunge dai dati positivi che caratterizzano i primi sette mesi del 2017: una crescita del numero dei passeggeri del 9,5 per cento, rispetto a gennaio - luglio 2016, e un aumento dei movimenti, rispetto allo stesso periodo, del 14,8 per cento.

Luglio, in particolare, è il mese dei record: i passeggeri sono cresciuti del 25,8 per cento (86 mila il dato assoluto) rispetto al 2016 e i movimenti del 16,6 per cento. Da segnalare due risultati storici dal 1961: il 30 luglio, secondo miglior risultato di sempre (con 5.387 passeggeri) e il 2 luglio, quarto miglior risultato di sempre (con 5.152 pax).  Positiva anche la chiusura di bilancio con un incremento: 5,3 milioni di euro di margine operativo lordo, ben oltre i 3,6 milioni inizialmente previsti, e 2,8 milioni di utile netto, più che raddoppiato rispetto alla previsione iniziale di 1,2 milioni.

Restano confermate tutte le nuove rotte (17 destinazioni, con 11 compagnie aeree per oltre 100 voli settimanali), compresa Reykjavik, già riconfermata per l'estate 2018; con l'ulteriore novità, prevista in autunno, dell'inserimento di una tratta Trieste - Genova, operata dalla compagnia FlyValan con frequenza trisettimanale. I biglietti saranno in vendita dal 1° settembre sul sito www.flyvalan.com.

Per il 2018 si punta ad una nuova destinazione internazionale operata da una compagnia low cost/low fare e all'allargamento dei collegamenti a tre hub, includendo Francoforte - con cui è aperta una trattativa - accanto agli attuali Roma e Monaco. Sui voli domestici si punterà a Cagliari e Palermo mentre per i charter incoming il focus principale è sui Paesi Baltici, Russia e Scandinavia. Resteranno i collegamenti estivi con le isole greche (Cefalonia, Samos, Skiathos, Zante,etc) e si punta ad un charter crociere Tui Cruises, con incremento del servizio con Horizon/Pullmantur, che andrà a compensare il mancato attracco di Costa Crociere a Trieste già annunciato per la stagione 2018.

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