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Cronaca

Trieste Antifascista: "Non c'è spazio per il fascismo a Trieste"

Comunicate questo pomeriggio in piazza Unità le prescrizioni date dalla Questura al corteo antifascista di sabato 3 Novembre. "Avremmo dovuto finire in Stazione ma ci fanno fermare in piazza Goldoni". CasaPound sfilerà da largo Riborgo e poi in via Giulia per concludere il corteo al monumento Rossetti

L'Assemblea Trieste Antifascista e Antirazzista ribadisce il suo no alla manifestazione di CasaPound prevista per sabato 3 Novembre e rincara la dose sulle prescrizioni ricevute dalla Questura. "Sono delle prescrizioni che confermano quelle che erano le nostre preoccupazioni" hanno affermato Riccardo Laterza e Daniela Antoni, portavoci del movimento. "Il nostro corteo partirà da campo San Giacomo alle 15 per poi snodarsi su via San Giacomo in monte, via del Bosco, Largo Barriera e poi da lì finire in piazza Goldoni. Il percorso che avevamo comunicato alla Questura e che avrebbe dovuto concludersi in Stazione infatti è stato limitato fino a piazza Goldoni". 

"Totalmente contrari"

"Ribadiamo il fatto che siamo totalmente contrari che CasaPound possa manifestare - ha continuato Laterza - perché è una formazione che si rifà in maniera espicita al fascismo. Consideriamo ancora più grave il fatto che le istituzioni di questa città in maniera più o meno esplicita abbiano deciso di farli sfilare in pieno centro. Questo - ha continuato il portavoce - nonostante la Prefetta abbia più volte dichiarato pubblicamente che i fascisti non avrebbero manifestato in centro. Invece siamo di fronte all'esatto opposto, perché il corteo sarà nel centro di una città che ha sofferto più di ogni altra i drammi del fascismo e del nazionalismo nel secolo scorso". 

Il percorso del corteo di CasaPound

"Sappiamo - sempre Laterza - che la Questura ha accordato un percorso del corteo in pieno centro agli squadristi e fascisti di CasaPound, da largo Riborgo, in quella che era stata definita la zona rossa per l'arrivo del Presidente Mattarella il 4 Novembre. Un corteo che si snoderà su corso Italia, via Imbriani, via Battisti e arriverà fino alla statua di Domenico Rossetti all'inizio del Giardino Pubblico".

La mappa delle limitazioni al traffico e alla sosta

Daniela Antoni ha affermato che "riusciamo a capire benissimo perché le autorità locali si prestino a fare favori agli amici camerati ma la Trieste vera, sana e democratica sarà con noi in piazza. Al momento siamo ad oltre una settantina di adesioni tra associazioni, gruppi, collettivi, sindacati, partiti e tutte le individualità che hanno partecipato alle nostre assemblee durante l'ultimo mese e mezzo. Questo è il nostro punto di forza, la città non viene rappresentata da queste autorità che si stanno comportando in maniera vergognosa e segneranno una frattura che sarà insanabile a Trieste".  

La cerimonia del 4 Novembre: la mappa della zona "rossa"

"I triestini e i turisti vivranno in pieno incubo fascista"

"Il fascismo dichiarato di CasaPound che non ha radici qui in città e che viene qui per insediarsi, provoca uno stato d'assedio sconvolgente. Sono i preparativi per cosa?" ha chiesto la Antoni. "Una blindatura così forte provoca l'impossibilità di vivere la propria città serenamente per i triestini, per gli ospiti e per i turisti che verranno in questo lungo ponte e che, invece di vedere le bellezze della nostra città e assaporare l'atmosfera mitteleuropea, si troveranno a vivere in pieno incubo fascista. Non possiamo tollerare questa cosa e non accettiamo le loro intimidazioni a nessun livello". 

"Vogliamo ribadire una cosa molto semplice alle autorità locali - ha concluso Laterza - ed è che se c'è un potenziale problema di ordine pubblico è perché loro hanno deciso di far sfilare un'organizzazione dichiaratamente fascista nella nostra città. Il miglior modo per risolvere questo problema non era blindare tantissime strade bensì quello di vietare questa manifestazione che è contro i principi che regolano la vita civile". "Noi vogliamo essere più forti di queste prescrizioni, più forti delle provocazioni che in maniera abbastanza esplicita le istituzioni stanno facendo per creare un clima di tensione. Vogliamo costruire una manifestazione larga, partecipata, di massa e pacifica ma risoluta nel dire che nella nostra città non c'è spazio per nessuna forma di fascismo, di razzismo e di sessismo". 

La mobilitazione a sinistra

"Il problema del clima politico in Italia"

"Il problema per noi non è semplicemente il corteo di CasaPound perché sappiamo che dietro a tutto questo c'è una strategia di radicamento a Trieste, e quindi non intendiamo fermarci il 3 Novembre ma proseguiremo con il nostro impegno antifascista e plurale. Il problema è anche il clima culturale e politico nel nostro paese. Lo contrastiamo non solo con la manifestazione di sabato ma con l'azione che come Assemblea Antifascista ed Antirazzista vogliamo proseguire anche dopo il 3 Novembre". 

"Le autorità di questa città dovrebbero riflettere - ha ribadito la Antoni - hanno ancora il tempo per bloccare questo sfregio a Trieste". Al corteo di Trieste Antifascista sarà presente, secondo gli organizzatori, anche Lidia Menapace, 94 anni e che è stata staffetta partigiana, oltre che politica e saggista. 

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