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Cronaca

Da Trieste alla Cina, l'amore che attraversa gli oceani diventa un libro

La triestina Benedetta Renier sposa la sua ragazza Jili e diventano la prima coppia omosessuale ad ottenere la carta di soggiorno a Trieste. Una storia vera, raccontata nel libro "Diecimila chilometri più in là", un amore che trionfa sulla distanza ma anche sui "gironi infernali" delle trappole burocratiche e dei pregiudizi

Un amore in grado di superare ogni barriera: linguistica, culturale, sociale, e soprattutto fisica, una distanza di diecimila chilometri. Non è il nuovo film animato della Pixar ma una storia vera in buona parte ambientata a Trieste, quella raccontata da Benedetta Renier nel libro "Diecimila chilometri più in là", edito in questi giorni da Talos Edizioni. Benedetta è una ragazza triestina che in un viaggio di piacere a Shanghai conosce una ragazza cinese, Jili, che ha per lei un colpo di fulmine.

L'inizio

La storia inizia nel lontano 2013: Jili lavora in un'agenzia di viaggi e spesso si sposta per lavoro, durante un viaggio in Europa, invece di visitare Amsterdam, decide di incontrare Benedetta a Venezia. “Al momento dei saluti – racconta Benedetta -, Jili ha spezzato in due un dizionario italiano – cinese e me ne ha regalata metà, la parte dal cinese all'italiano. Poi mi ha detto: 'così potremo capirci'. Un gesto che mi ha aperto il cuore”.

Le difficoltà

Ma la storia va ben oltre i fuochi d'artificio dei primi tempi e più le due donne si conoscono più capiscono che devono annullare quei diecimila chilometri che le dividono. Da qui una serie di viaggi intercontinentali fino alla decisione: Jili lascia un lavoro ben pagato e la sua vita in Cina e si sposterà a Trieste per amore, imparerà l'italiano e otterrà un visto di studio. “Quello dei permessi di soggiorno è un mondo insidioso – spiega Benedetta -: senza permessi gli stranieri non possono fare assolutamente nulla in Italia, i tempi per richiederlo sono molto lunghi e hai sempre l'impressione che se sbagli un passaggio incapperai in qualche trappola senza scampo”.

Il lieto fine

Così, a causa di una mancata conversione del permesso di studio, Jili è costretta a tornare in Cina e Benedetta la segue. Le due decidono presto di sposarsi per ovviare a un problema che appare insormontabile, ma nel 2016 in Italia non esiste ancora la legge sulle unioni civili e in molti paesi UE, dove il matrimonio tra due donne è perfettamente lecito, almeno una delle due deve essere residente in quel paese. Così Benedetta e Jili si rivolgono al consolato portoghese e riescono a convolare a nozze in Portogallo, diventando in seguito la prima coppia omosessuale a Trieste ad ottenere la carta di soggiorno per familiare di cittadino UE. Al momento stanno insieme da 7 anni, di cui 4 di matrimonio. Jili parla un italiano quasi perfetto ed è felice di aver trovato casa dall'altra parte del mondo.

Un libro ricco di momenti comici, con un pizzico di shock culturale e piccoli malintesi tra due culture opposte, che imparano a conoscersi tra una risata e l'altra. Una storia a lieto fine ma anche un saggio tutto al femminile sul concetto di “volere è potere”, ambientato in un mondo che ancora non garantisce pienamente i diritti civili a chi ha solo intenzione di passare la vita con la persona che ama, senza togliere nulla a nessun altro.

Acquistabile sui principali bookstore e ordinabile in libreria:

https://www.ibs.it/diecimila-chilometri-piu…/e/9788832120134

https://www.lafeltrinelli.it/products-s…/9788832120134.html…

https://www.talosedizioni.it/?pagina=dettagli&id=154

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