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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Trieste Libera, 37 indagati: «Guerra personale del pm contro di noi». Menis (m5s): «Rispettiamo il diritto a manifestare pacificamente»

16.11 - I fatti a cui si fa riferimento sono quelli dello scorso 8 dicembre, in cui 3500 triestini (a detta dell'organizzazione) hanno lanciato l'ultimatum all'Italia

C'era un tempo in cui il Movimento Trieste Libera era unito e radunava migliaia di persone (ora si è spaccato come noto in Trieste Libera e Territorio Libero³). Proprio a questo periodo, in particolare alla manifestazione dell'8 dicembre scorso (quella dell'Ultimatum all'Italia), fanno riferimento i 37 avvisi di garanzia inviati dal pm Federico Frezza ad altrettanti membri del movimento, che facevano parte dei circa 3500 manifestanti (numero divulgato dall'organizzazione).

Un provvedimento che non va giù a Roberto Giurastante, presidente di Trieste Libera: «Il Movimento Trieste Libera risponde osservando che il pm Frezza conduce da tempo una sorta di guerra personale contro l'indipendentismo triestino, con iniziative penali che risultano palesemente infondate in fatto e diritto ma servono a politici e stampa ostili per intimorire la popolazione e creare tensioni. Il pm Frezza ha già ricevuto perciò anche alcune denunce alla Procura di Bologna. Questa volta ha fatto un passo falso che attendevamo, perché tenta di usare residui di legislazione fascista processando come “reato contro lo Stato” la contestazione pacifica della giurisdizione dello Stato italiano sul Territorio Libero di Trieste, che ha come garante diretto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E questo ci consentirà di dimostrare che è legittima e fondata citando come testimoni della difesa il Presidente del Consiglio di Sicurezza ed il Segretario Generale delle Nazioni Unite, oltre a membri del Governo amministratore italiano. Rinforza inoltre i nostri ricorsi alla Corte internazionale per i diritti umani».

paolo menis-2A favore del legittimo diritto a manifestare si è schierato Paolo Menis, portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale di Trieste:  «Premesso che la giustizia deve fare il suo corso - sostiene Menis -, mi auguro che in questo Paese si possa ancora manifestare liberamente e in modo pacifico le proprie idee rispettando quelle altrui. Cosa che finora - conclude il portavoce M5S - i movimenti indipendentisti triestini hanno sempre fatto».

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