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Cronaca

Trieste Libera nel caos: si dimettono i consiglieri, ma Giurastante va avanti lo stesso

13.54 - Il presidente del Movimento: «Ora la massima energia contro i provocatori»

«Il Movimento Trieste Libera ha subito un secondo attacco interno nell’arco di sei mesi. Il Presidente Roberto Giurastante ha assunto perciò i provvedimenti statutari di emergenza sino all’Assemblea ordinaria di febbraio». Questo l'incipit del comunicato stampa diramato dal Movimento (quello guidato da Giurastante e Parovel) in seguito a dei recenti fatti (si parla di dimissioni di sei membri del direttettivo) che vanno a creare ancora altra confusione tra gli indipendentisti triestini.

«Trieste Libera ritiene che ambedue i tentativi di “golpe” interno siano stati pilotati da una stessa mano esterna per bloccare le attività internazionali sempre più incisive del Movimento - continua il comunicato -. Il primo attacco interno era arrivato in maggio, dopo che il Movimento aveva segnalato intrecci anche a Trieste tra politica e criminalità organizzata. Alcuni dirigenti si erano dimessi per tentare di sostituirsi al presidente sostenuto dagli attivisti, e non riuscendoci hanno creando un movimento opposto che fa iniziative minori per presentarsi alle elezioni italiane. Il secondo attacco - spiega l'ufficio stampa - è arrivato quasi identico dopo che Trieste Libera ha allargato il 9 settembre da Vienna la sua azione per il Territorio Libero ed il Porto Franco internazionale di Trieste. Alcuni altri dirigenti hanno tentato di prendere il controllo del Movimento, ma sono stati sfiduciati dagli attivisti che hanno appoggiato il Presidente Giurastante. Gli sfiduciati si sono perciò dimessi ora con una lettera di accuse pesanti appoggiata a un avvocato del foro di Roma e l’hanno anticipata in rete domenica 12 ottobre, scatenando polemiche mentre il Movimento partecipava ufficialmente alla manifestazione dei Sudtirolesi al Brennero. Uno dei dimissionari ha anche convocato per il 26 ottobre una manifestazione “spontanea” non autorizzata per contrapporsi in piazza Unità alle celebrazioni italiane ufficiali, che Trieste Libera contesta ma ha dato disposizione di evitare responsabilmente per impedire provocazioni».

Il presidente Roberto Giurastante ha così assunto dal 13 ottobre i poteri di emergenza del suo incarico, sostituendo i dimissionari con un Comitato di gestione straordinaria formato dagli attivisti responsabili dei settori operativi. Tutti i provvedimenti (illustra la nota stampa) straordinari saranno poi sottoposti a discussione e ratifica dell’Assemblea di febbraio.

«Il Movimento Trieste Libera non gioca, ma combatte seriamente qui e in sede internazionale per il Territorio Libero e il Porto Franco. Questi tradimenti interni ripetuti sono fatti per aiutare i corrotti poteri italiani ad ingannare la gente e affondare Trieste - dichiara Giurastante -. Da oggi reagiamo perciò con la massima energia contro tutti i provocatori e gli irresponsabili, e invitiamo i cittadini a dimostare concretamente coraggio, unità e solidarietà».

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