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Cronaca

Green Pass in porto: preoccupazione tra i terminalisti, ipotesi dimissioni di Zeno D'Agostino

Dopo l'incontro avvenuto in prefettura questa mattina, ecco che la situazione nello scalo giuliano si fa complicata. Già dirottati alcuni carichi su altri porti. L'Autorità Portuale: "Siamo preoccupati". Crescono le insidie anche per le ditte. Enrico Samer: "Il danno c'è già, anche solo a parlarne"

Zeno D'Agostino potrebbe dimettersi da presidente dell'Autorità Portuale di Trieste. Per il momento il condizionale resta d'obbligo anche se a 48 ore dall'entrata in vigore del decreto sul Green Pass la situazione per quanto riguarda lo scalo giuliano sembra essere distante da possibili soluzioni. Il numero uno del porto è a Roma e alla riunione andata in scena in prefettura con gli spedizionieri e i terminalisti a rappresentare l'Autorità c'era il segretario generale, Vittorio Torbianelli. "Emerge la preoccupazione che le conseguenze economiche possano essere devastanti e senza ritorno. Sono preoccupato per il futuro del porto di Trieste" ha detto ai microfoni della Rai, poco dopo la conclusione dell'incontro. 

"Rischiamo di mandare in fumo 10 anni di sviluppo"

Tra gli addetti ai lavori circola un fantasma ben più impattante rispetto ai tamponi o al Green Pass. "Rischiamo di mandare in fumo dieci quindici anni di sviluppo del porto perché le persone non si vogliono vaccinare contro il Covid, in aggiunta sembra che Roma non capisca veramente cosa voglia dire lavorare" questo quanto espresso da fonti operanti all'interno dello scalo. Una situazione che rischia di compromettere il lavoro di molti anni. Alla presentazione dell'investimento da centinaia di milioni di euro da parte della British American Tobacco a Trieste era stato lo stesso D'Agostino a indicare l'importanza per lo scalo giuliano, ma soprattutto a livello nazionale, di diventare "il luogo della tranquillità". L'Autorità Portuale di Trieste ha dato disponiblità ad organizzare un punto tamponi. 

La posizione della Samer

Ci sono elementi tecnici che vanno ancora definiti. Non dovrebbe essere un punto tamponi dove recarsi cinque minuti prima, bensì un'area dove effettuare il tampone magari la sera prima. Tutte le ipotesi sono al momento solo indiscrezioni e tutte da confermare. Nella serata di ieri una circolare ministeriale aveva aperto alla possibilità di raccogliere. "Capite che al primo sentore di problemi dalla Turchia invece che prendere l'autostrada del mare si mettono in viaggio via terra". A parlare è Enrico Samer, principale attore del porto a livello di traffici con il Meditterraneo orientale. Da prime indiscrezioni sembra che già la Formula 1 abbia deciso di prendere la via della Francia e non più di Trieste. "Il danno c'è già - così Samer - anche solo a parlarne. Stiamo discutendo assieme ai terminalisti e all'Autorità Portuale. Credo che però fermare un porto o parlare di possibili dimissioni del suo presidente sia esagerato". 

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