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Cronaca

TriesteServizi, Cason e Panteca fanno dietrofront e ritirano la proposta

Dopo le polemiche interne alla maggioranza e le critiche dei sindacati, i consiglieri della Lista Dipiazza abbandonano la strada della delibera consiliare. Cason: "Mistificata la realtà"

Tramonta questa sera il "sogno" dei consiglieri della Lista Dipiazza Roberto Cason e Francesco Panteca di costituire una nuova società di servizi per il Comune di Trieste. Dopo la proposta lanciata il 17 ottobre scorso, le successive reazioni politiche e sindacali - dove nessun attore sceso in campo ha mai dato parere favorevole, anche la stessa maggioranza - e la sospensione della proposta datata 6 novembre, l'idea di creare una multiutility ex novo tramonta definitivamente. 

Il ritiro 

In un aula gremita di dipendenti comunali che a riprese hanno rumoreggiato, la mozione è stata ritirata dal primo firmatario Roberto Cason, con queste motivazioni: "Mi rifaccio al punto otto delle linee programmatiche del sindaco. In cui si dice che si intende continuare a investire su tutto il personale del servizio educazione, dicendo che si respinge ogni ipotesi di esternalizzazione e si favorisce ogni tentativo di stabilizzazione".

Cason ha continuato con "a seguito delle mozioni presentate mesi fa da parte di altre parti politiche, mentre gli assessori lavoravano anche con buoni risultati, io e il collega Panteca abbiamo ritenuto doveroso cercare delle soluzioni. Ci siamo messi quindi a lavorare parallelamente al fine di offrire un nostro contirbuto".

"Mistificata la realtà"

"Il primo passo è stato individuare lo strumento mediante il quale il Comune avrebbe potuto secondo noi stabilizzare i precari dei servizi oggi appaltati, anche per quavnto riguarda il servizio mense. L'abbiamo troato nella costituzione di un'unica società comunale dei servizi. Purtroppo nel deliberato è presente un passaggio interpretato alla lettera, ovvero quello di trasferire servizi e dipendenti. Noi per assicurare che non era quella la nostra intenzione abbiamo chiesto un incontro con i sindacati per chiarire che non era quella la nostra idea. La proposta infatti è stata rigettata da assessori e maggioranza, ma noi sosteniamo sia stata mistificata la realtà. Noi non volevamo trasferire dipendenti e servizi". "Per questo ritiriamo" ha concluso Cason. 

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