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Cronaca

Oggetti smarriti sui bus, Trieste Trasporti: «Restituiti 363 su 1180»

Il presidente di Trieste Trasporti Giovanni Longo - dopo le polemiche innescate dalla stampa locale sul trattamento degli oggetti smarriti - spiega le modalità che permettono ai cittadini di rientrare facilmente in possesso degli oggetti smarriti su tutte le corse della provincia di Trieste e recuperati dagli addetti dell’azienda

«A regolare il trattamento, la conservazione e la destinazione di tutti gli oggetti che vengono trovati a bordo degli autobus è una convenzione stipulata nel 2009 dal Comune di Trieste e da Trieste Trasporti. Si tratta di un insieme di procedure, analoghe a quelle utilizzate nelle principali capitali europee, che da più di 6 anni offre la massima garanzia ai proprietari dei beni smarriti o dimenticati. Nel caso di ritrovamento di documenti o di altre tipologie di oggetti che consentano di rintracciare i legittimi proprietari, queste persone, infatti, vengono informate tempestivamente via telefono, fax, e-mail o a mezzo posta. Basti pensare che solo nel 2014 sono stati rinvenuti e registrati complessivamente 1.180 oggetti. Di questi, anche grazie all’attività di ricerca dei probabili proprietari, ben 363 sono stati restituiti, mentre i rimanenti - con cadenza mensile - sono stati consegnati agli uffici comunali preposti a questo servizio».

Il presidente di Trieste Trasporti Giovanni Longo - dopo le polemiche innescate dalla stampa locale sul trattamento degli oggetti smarriti - spiega le modalità che permettono ai cittadini di rientrare facilmente in possesso degli oggetti smarriti su tutte le corse della provincia di Trieste e recuperati dagli addetti dell’azienda. «Nel caso in cui, invece, i legittimi proprietari di questi beni non fossero reperibili - aggiunge Longo -, trascorsi mediamente 30 giorni, i documenti e gli oggetti smarriti vengono consegnati agli uffici comunali che danno corso, ove possibile, alla procedura per la loro restituzione. Analoga procedura viene eseguita per i libretti degli assegni, bancomat, carte di credito, tesserini, badge o simili. Senza dimenticare che lo stesso Comune di Trieste provvede a una periodica comunicazione pubblica relativa alle modalità di recupero degli oggetti smarriti».

La convenzione stipulata nel 2009 regola inoltre il trattamento di particolari fattispecie di oggetti. Quelli deperibili e/o insalubri vengono infatti smaltiti in tempi compatibili con la deperibilità degli stessi dagli stessi addetti della Trieste Trasporti, mentre quelli pericolosi, nocivi o sospetti vengono segnalati sia ai Vigili del Fuoco che all’Autorità di pubblica sicurezza. Infine per gli oggetti riferibili a targhe di autoveicoli, motoveicoli o simili viene fatta una apposita comunicazione alla Polizia locale.

«Ogni giorno - ricorda il presidente di Trieste Trasporti - il nostro personale ritrova portafogli contenenti documenti, carte di credito e soldi ma anche ombrelli, bastoni da passeggio, borse, zaini… Appare evidente che oggetti di questo tipo vengano trattati in modalità adeguata ma non necessitano di segnalazione alle Autorità deputate all’ordine pubblico. Se fossero ritrovate armi, proiettili, bustine contenenti polveri oppure oggetti che possano far riferimento a ipotesi di reato, è altrettanto evidente l’immediato coinvolgimenti delle Forze dell’Ordine».

«Un’ultima e doverosa precisazione riguarda i non pochi ringraziamenti ed apprezzamenti, indirizzati agli addetti al nostro “Ufficio oggetti rinvenuti”, proprio per l’impegno che giornalmente profondono per risolvere nei termini più brevi possibili decine di casi. Ringraziamenti - conclude Longo - che doverosamente ribaltiamo anche agli uffici comunali preposti con i quali Trieste Trasporti intrattiene una proficua e professionale collaborazione che, in ultima analisi, va a beneficio dei nostri utenti che hanno perso o dimenticato i loro beni sugli autobus».

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