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Cronaca

Triestina, cori razzisti e danneggiamento: 5 e 6 anni senza stadio per due tifosi

Uno è il capo degli ultras Lorenzo Campanele, l'altro il 41enne A.R.. La decisione è stata presa dal questore di Belluno Michele Morelli per i fatti accaduti durante il match del 4 ottobre 2014: prescritto anche l'obbligo di firma presso la Questura durante gli incontri dell'Unione

Un ulteriore giro di vite per contrastare gli episodi di danneggiamento allo stadio e i cori razzisti durante le manifestazioni calcistiche. Le memorie difensive fatte pervenire in Questura dall’avvocato udinese non hanno infatti convinto il questore di Belluno, Michele Morelli, che ha comunque deciso per il daspo, il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, per un periodo di sei e cinque anni rispettivamente nei confronti dei due tifosi triestini Lorenzo Campanele (il 28enne capo degli ultras dell'Unione) e A.R., 41 anni.

Questo l’andamento dei fatti secondo una nota dell Questura di Belluno: «alle ore 15:00 del trascorso sabato 4 ottobre 2014, presso lo Stadio Polisportivo Comunale di Belluno si svolse l’incontro di calcio relativo alla quinta giornata del Campionato Nazionale Dilettanti, Serie “D”, Girone “C”, tra le formazioni dell’Ital Lenti A.C. Belluno 1905 S.S.D. e l’Unione Triestina 2012 S.S.D.. Durante lo svolgimento della partita l’attenzione della Digos di Belluno presente allo stadio per garantire l’ordine pubblico era stata dapprima attirata dal comportamento di A.R., il quale, staccatosi dal gruppo sistemato nella tribuna ospiti lato est, dopo essere sceso repentinamente dalla gradinata, si arrampicava sulla rete di recinzione del campo da gioco nell’evidente tentativo, non portato a compimento per la presenza di spuntoni metallici, di scavalcarla. Lo stesso, dopo aver desistito da tale azione, inveendo contro il direttore di gara, si scagliava contro un cartello di plastica appeso alla recinzione, recante le norme di comportamento e la planimetria dei sistemi di sicurezza, colpendolo con calci e pugni tanto da danneggiarlo irrimediabilmente. Allo stesso tempo si faceva distinguere per il proprio comportamento L.C., il quale con evidente carisma fomentava altri tifosi ultras della Triestina nell’effettuare “slogan di scherno” consistiti nell’urlare ripetutamente all’indirizzo del giocatore di colore nativo del Senegal Samba Sadio della formazione dell’Ital Lenti A.C. Belluno il verso animalesco (uh, uh, uh) ogni qualvolta quest’ultimo entrava in possesso della palla».

Entrambi i tifosi sono stati identificati «con certezza» da personale della Questura di Belluno e di quella di Trieste e quindi sono stati raggiunti dal divieto di accesso alle manifestazioni sportive. In aggiunta, «e in considerazione della recidività degli stessi che negli anni passati erano già stati colpiti da analoghi provvedimenti», il questore Morelli per rendere effettivo il divieto ha deciso di prescrivere l’obbligo di presentazione presso la Questura di Trieste venti minuti dopo l’inizio e venti minuti prima della fine di ogni incontro dell’Unione Triestina 2012 S.S.D, per tutta la durata del daspo.

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